Porto Recanati, Ancona e Napoli: in sette indagati per truffa e associazione a delinquere
I fatti risalirebbero al periodo tra il 2011 e il 2013: emessi gli avvisi di garanzia
Associazione a delinquere, truffa, insolvenza e appropriazione indebita. Sono questi i capi di accusa che pendono a vario titolo su sette persone, finite nei guai a Porto Recanati, Ancona e Napoli, per fatti avvenuti tra il 2011 e il 2013 a Senigallia, Osimo e Ancona.
La procura della Repubblica ha chiuso le indagini inviando sette avvisi di garanzia che interessano due cittadini di Porto Recanati di 55 e 25 anni, due campani di 34 e 41 anni, un anconetano di 44 anni, un uomo di Montemarciano di 38 anni e un 59enne di Castelfidardo.
Alcuni di questi, gestori dell’associazione criminosa secondo l’accusa, avrebbero stretto rapporti commerciali emettendo assegni scoperti per acquisire beni e servizi come automobili, forniture di cibi e bevande, servizi pubblicitari.
Gli indagati respingono le accuse e hanno ora venti giorni per presentare le proprie memorie difensive al Tribunale di Ancona.
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