Marche, sanitari aggrediti. Cesetti: “Regione faccia di più”. Saltamartini: “Investiti 2 milioni”
In Consiglio regionale la discussione dopo i casi nel Maceratese e nel Fermano: "AST provvedano alla tutela legale degli operatori"

Dopo le recenti violenze nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata e a oltre cinque mesi dall’aggressione subita dalla operatrice socio sanitaria avvenuta presso l’ambulatorio di Oculistica all’ex Inam di Fermo, il consiglio regionale martedì 18 marzo ha discusso il caso delle aggressioni ai danni del personale sanitario portato in aula dal consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
“Reputo positivo l’inasprimento delle pene e delle sanzioni voluto dal governo nazionale per coloro che si rendono protagonisti di aggressioni contro il personale sanitario – ha affermato Cesetti intervenendo in Aula – ma è chiaro che ciò non può essere sufficiente per garantire condizioni di totale sicurezza per medici, infermieri e operatori socio sanitari che ogni giorno si recano al lavoro nei nostri ospedali e, sempre più spesso, vengono fatti oggetto di intollerabili violenze fisiche e verbali. Per stroncare questo fenomeno occorre investire nella prevenzione. E credo che su questo fronte la Regione Marche, attraverso i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie Territoriali, sia chiamata a dare un contributo maggiore di quello offerto fino a oggi, come peraltro auspicato dall’assessore Saltamartini.
In particolare penso a un’intensificazione e a un potenziamento delle attività di controllo con l’impiego di più personale delle forze dell’ordine e un maggiore utilizzo di telecamere e spy cam per scoraggiare i malintenzionati e, se necessario, per permetterne la rapida identificazione. Sarebbe inoltre importante che la tutela legale per gli operatori sanitari fatti oggetto di violenze promessa dall’assessore Saltamartini, per una volta non restasse una generica boutade, ma venisse appositamente normata attraverso uno specifico intervento legislativo. A tal fine mi farò promotore di una specifica proposta di legge per istituire un fondo per la tutela legale di ogni operatore aggredito”.
Nell’Aula del Consiglio regionale, in risposta alle opposizioni, il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale della Regione Marche, Filippo Saltamartini è così intervenuto: “Abbiamo investito quasi 2 milioni di euro per implementare le dotazioni strumentali della polizia locale delle Marche (1.904.055,78 euro) e 220.000 euro per garantire un maggiore controllo delle aree più sensibili del territorio regionale, prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità e devianza, siglando patti per la sicurezza urbana con le Prefetture di Fermo e di Macerata e con le amministrazioni comunali”.
Nel ricordare che l’ordine e la sicurezza pubblica sono materie di competenza esclusiva dello Stato, mentre le Regioni esercitano le loro competenze in materia polizia amministrativa locale, Saltamartini ha detto “lavoriamo per difendere e garantire i livelli di sicurezza nella nostra regione per questo intendiamo rivendicare dal Ministero dell’Interno l’invio del personale necessario a garantire le giuste dotazioni degli organici delle forze dell’ordine. Nelle Marche il fabbisogno di personale per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza è sottostimato, perché siamo una delle regioni più sicure” ha aggiunto, sottolineando la necessità di “potenziare il sistema di prevenzione dei reati” e l’impegno della Giunta in direzione di “questo tema per noi prioritario”.
“La sicurezza degli operatori sanitari è una priorità per questo ho dato disposizioni alle Aziende di prevedere la tutela legale degli operatori aggrediti, di rafforzare i sistemi di videosorveglianza e la dotazione di dispositivi per allertare tempestivamente le forze dell’ordine in caso di pericolo” ha inoltre affermato Saltamartini, rispondendo ad una interrogazione dell’opposizione.
L’assessore regionale ha ricordato l’inasprimento delle pene, operato dal governo centrale e l’introduzione della flagranza differita con arresto entro 48 ore. Inoltre, ha ricordato la circolare emanata dal ministro dell’Interno per chiedere alle prefetture la presenza di operatori di polizia nelle strutture ospedaliere.
“Gli operatori sanitari rappresentano un bene inestimabile e vanno tutelati mettendo in campo tutte le azioni possibili – ha detto – per questo stiamo lavorando affinché possano sentirsi al sicuro nell’espletamento del loro lavoro e anche per garantire la sicurezza degli utenti che afferiscono negli ospedali”. Saltamartini ha ricordato di aver chiesto al Ministero dell’Interno e alle Prefetture “un rafforzamento dei presidi di polizia presenti nelle strutture ospedaliere, con un prolungamento anche in orario notturno”.
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