Il consiglio regionale UIL Marche ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale
"L'obiettivo è comprendere e rendersi parte attiva di questa trasformazione per tutelare meglio i lavoratori"
“Un tempo, nel sindacato si diceva che il lavoratore doveva conoscere un libro più del padrone. Oggi noi abbiamo la necessità di formare i sindacalisti a confrontarsi con l’intelligenza artificiale, ormai parte integrante della quotidianità. Questo cambiamento richiede una nuova prospettiva”. Sono le parole di Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche, che mercoledì ad Ancona ha dedicato il consiglio regionale del sindacato a un approfondimento sull’Intelligenza Artificiale, un tema cruciale per il futuro del lavoro e della società.
Un appuntamento che è stata l’occasione per illustrare ai dirigenti sindacali il lavoro del Comitato tecnico scientifico costituito dalla Uil per esplorare l’impatto della IA sul mercato del lavoro e sulla società, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio sindacale. “L’obiettivo – spiega la segretaria Mazzucchelli – è comprendere e rendersi parte attiva di questa trasformazione per tutelare meglio i lavoratori. La formazione è vista come un primo passo verso l’uso consapevole dell’IA, da considerare non solo uno strumento avanzato ma un nuovo approccio al lavoro e alla vita quotidiana. La sfida è renderla un mezzo di equità e democrazia, evitando che diventi un fattore di esclusione sociale per chi non la padroneggia”.
Nel corso dei lavori, moderati da Giuseppe Vernaleone, responsabile della comunicazione della Uil nazionale, sono intervenuti il coordinatore del Comitato, Andrea Desantis, e Fabio Pacenti, presidente Eures Ricerche. “Interpretare le sfide dell’intelligenza artificiale, che rappresenta un cambio di paradigma ineludibile, richiede un innalzamento delle competenze STEM, ancora carenti a livello nazionale. Sarà, quindi, necessario rendere più stretta la collaborazione con le università – ha detto Francesco Maria Gennaro, della segreteria nazionale Uil – La trasformazione in atto, non solo tecnologica, coinvolge vari ambiti, dall’economia all’organizzazione del lavoro, richiedendo un ampio change management. È fondamentale acquisire conoscenze e competenze per affrontare i cambiamenti. L’intelligenza artificiale deve essere a supporto dell’uomo, non sostituirlo. Questo approccio può preservare l’occupazione, migliorare la qualità del lavoro e redistribuire i benefici della produttività. Sono necessari investimenti in formazione e riqualificazione perché emergono nuove opportunità lavorative, soprattutto per i giovani”.
da: UIL Marche
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