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Legge 194, Saltamartini: “Massima sensibilità nel garantire alle donne piena fruibilità e diritto di scegliere”

L'assessore regionale alla Sanità è intervenuto in risposta a un'interpellanza presentata dal Partito Democratico

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Filippo Saltamartini

C’è la massima sensibilità nel garantire a tutte le donne la piena fruibilità della Legge 194/1978”. Lo ha detto nell’Aula del Consiglio regionale il Vice Presidente della Giunta e Assessore della Regione Marche con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini, rispondendo ad un’interpellanza del Pd sulle ‘Modalità di applicazione della legge 194/1978 con particolare riferimento alla presenza delle associazioni c.d. “pro-vita” nei consultori’.

“La Legge 194 (del 22 maggio 1978, ndr) costituisce uno dei pilastri fondamentali delle riforme economico-sociali approvate nel nostro Paese” negli anni ’70, periodo in cui “sono stati riconosciuti importanti diritti civili” ha sottolineato. Nel ricordare che la legge fu sottoposta sia al vaglio del Parlamento che a due quesiti referendari, a seguito dei quali “il corpo elettorale decise di convalidare” la legge, ha sottolineato “dobbiamo garantire alle donne il diritto di scegliere in materia”.

Con la norma nazionale, contenuta nel decreto per l’attuazione del PNRR, che il Senato ha approvato in via definitiva il 23 aprile scorso, che prevede che le Regioni possano avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo Settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità, “sono pervenute in Regione alcune richieste di accesso ai Consultori” ha spiegato.

L’invito rivolto alle opposizioni è stato quello al dialogo “senza pregiudizi ideologici, senza muri e steccati” e ad evitare “una contrapposizione ideologica sulla materia, perché la volontà di ciascuno di noi, che abbiamo l’altissima responsabilità di far parte del Consiglio regionale, deve essere quella di garantire con serenità e ponderazione i migliori provvedimenti che tendano a garantire a tutte le donne l’esercizio di questo diritto”.

L’impegno assunto dall’Assessore è stato quello a “non decidere nulla in autonomia” ma ad “avviare un percorso e un dibattito con la Commissione Salute” aperto anche a “chi vorrà partecipare del Consiglio regionale, in modo che le decisioni che potremo assumere saranno le migliori nell’interesse delle donne”. In chiusura di intervento ha ricordato infine che con Decreto del Dirigente del Settore Territorio e Integrazione Socio sanitaria ARS n. 45 del 28 novembre 2023 è stato istituito, all’interno del Comitato Percorso Nascita regionale (CPNr), il Gruppo di Lavoro (GdL) “Percorso regionale per l’applicazione della L.194/78 e IVG Farmacologica”.

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