Oleoturismo: “Con decreti attuativi si entra nel vivo, subito corsi e incontri per le aziende”
Coldiretti Marche: "Le attività oleoturistiche accompagneranno i visitatori nei luoghi di produzione e di coltura"
Le passeggiate tra gli oliveti, i corsi di degustazione e gli abbinamenti con il cibo entrano a far parte delle possibilità di impresa delle aziende del settore olivicolo. Iniziative che possono trasformarsi in attrattori turistici per un pubblico di viaggiatori sempre più portato alle esperienze e alle peculiarità dei territori normate ora dai decreti attuativi che la Regione ha adottato per dare gambe alla legge sull’oleoturismo approvata lo scorso luglio.
“Quanto deliberato dalla giunta regionale nei giorni scorsi – spiegano da Coldiretti Marche – darà la possibilità alle aziende agricole del settore olio, di incontrare un segmento di mercato crescente nei numeri, composto da quanti amano visitare frantoi, tuffarsi nei gusti e nelle tradizioni”.
Un trionfo del gusto e delle varietà per chi visiterà le Marche. Le attività oleoturistiche accompagneranno i visitatori nei luoghi di produzione e di coltura, alla scoperta degli attrezzi tra storia e innovazione tecnologica, proponendo abbinamenti, degustazioni, attività didattiche e ricreative coinvolgendo prodotti trasformati dalla stessa azienda agricola o comunque della tradizione marchigiana. E ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta se pensiamo all’ineguagliabile ricchezza della biodiversità nella nostra regione. Tra Coroncina, Mignola, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia e Sargano di Fermo, tutte certificate come Sigilli di Campagna Amica, ci sono anche Ascolana Tenera, Carboncella, Orbetana, Rosciola dei Colli Esini, più le importanti e diffuse nei secoli Frantoio e Leccino.
Nelle Marche si contano circa 9.500 ettari di oliveti (oltre il 35% bio) di oliveti e sono presenti 141 frantoi. La media produttiva degli ultimi anni è di circa 3mila tonnellate con una qualità ottimale e due denominazioni certificate: il Cartoceto Dop e il Marche Igp. Un settore che vale circa 15,6 milioni di euro di produzione con un export da 1,5 milioni di euro (soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e in Giappone).
L’impegno profuso da Coldiretti e Aprol Marche, al fine di recepire le necessità delle imprese multifunzionali, ha consentito alla regione di essere tra le prime regioni ad adottare norme innovative ed oramai indispensabili per tenere il passo con un mercato sempre più competitivo. A breve verranno organizzati incontri (che si aggiungono a quelli organizzati fino ad ora) per valutare le migliori strategie da adottare al fine di cogliere a pieno le potenzialità offerte da tali norme.
da: Coldiretti Marche
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