Caos aeroporto, Cesetti (PD): “Sembrerebbero configurarsi gravi violazioni di leggi”
Nel mirino un presunto accordo preventivo stipulato tra Atim e Aeroitalia
“Il presidente Acquaroli ha il dovere di venire in aula e dire con chiarezza se sia esistito davvero un accordo preventivo o contestuale tra Atim e Aeroitalia, tradottosi in un contratto di marketing da 750 mila euro, per incentivare la partecipazione di quella compagnia alla gara pubblica prevista dal bando Enac per i voli di continuità. Il tempo dei giochi di parole è finito sia per lui che per l’assessore Brandoni, perché qualora risultassero vere le ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di Aeroitalia Intrieri (“abbiamo accettato perché c’era un accordo con Atim”), saremmo di fronte a gravi violazioni di legge e ai principi di legalità, imparzialità ed economicità da parte di Atim ”.
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, il quale ha presentato un’interrogazione a risposta immediata che sarà discussa dal consiglio regionale martedì prossimo.
“Il corrispettivo di 750 mila euro promesso da Atim a Aeroitalia con il contratto di Servizi di Marketing – spiega Cesetti – costituirebbe una palese alterazione del principio di libera concorrenza tra i singoli soggetti giuridici che partecipano o che avrebbero potuto partecipare in via autonoma alla gara. In altre parole, Atim avrebbe influenzato o alterato il risultato della gara che, senza l’intervento perturbatore costituito dalla promessa stessa, avrebbe avuto un diverso esito e verosimilmente sarebbe andata deserta, visto che Intrieri ha dichiarato che le condizioni attuali del bando, senza il contratto di marketing, non sarebbero per lui sostenibili. Forse Acquaroli e Brandoni non si rendono conto, ma la vicenda configura una violazione delle norme poste a tutela dell’interesse pubblico che, al di là delle singole resposnabilità, rappresenta un ulteriore danno alla reputazione dell’Aeroporto delle Marche, con il concreto rischio di un definitivo allontanamento di altre compagnie. Anche per questo motivo e con l’obiettivo di salvaguardare l’immagine della Regione Marche, va scongiurato qualsiasi accordo riguardante una exit strategy soft: credo che non sarebbe né legittimo né decoroso che chi ha operato in una diffusa violazione delle più elementari regole possa oggi pretendere e ottenere uno ‘sconto’ sui propri inadempimenti”.
“Oltre a chiarire una quadro sempre più torbido – conclude Cesetti – è infine urgente che si proceda all’abrogazione della legge istitutiva di Atim affinché la Regione Marche, anche attraverso le sue strutture organizzative, si riappropri delle proprie prerogative e possa adempiere ai propri doveri con trasparenza e osservando correttamente i principi di legalità, imparzialità ed economicità che devono sempre sovrintendere l’agire pubblico. Esiste già una proposta di legge soppressiva presentata da me e dal gruppo del Pd. La maggioranza la porti in consiglio regionale per l’approvazione, senza perdere altro tempo”.
Fabrizio Cesetti
Consigliere regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche
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