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Incrementate le risorse regionali per i rimborsi relativi alle cure oncologiche

Il limite massimo è stato fissato a 3mila euro l'anno per ogni paziente

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Malattia, fine vita, ospedale, sanità

121 mila euro per il 2023, e poi 2 milioni per ciascuna delle due annualità 2024 e 2025: la Giunta Regionale aggiorna i criteri per il rimborso delle spese per le cure oncologiche aumentando in modo significativo le risorse.

“Nel triennio 2021-2023 – ha sottolineato il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – avevamo potenziato già di molto l’impegno investendo circa 3 milioni 448 mila euro. In passato il finanziamento ammontava a 450 mila euro l’anno”.

La Legge Regionale n.7/2021 prevede rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio, anche per un accompagnatore quando previsto, nel limite massimo di 3 mila euro l’anno per paziente. Il rimborso spetta ai residenti nei comuni marchigiani che hanno usufruito di prestazioni per diagnosi, cura e controllo di patologie oncologiche, nelle Marche o fuori regione, presso strutture pubbliche e private accreditate. Sono invece escluse le prestazioni presso centri di altissima specializzazione all’estero.

Rientrano tra le spese rimborsabili: trattamenti di radioterapia e di chemioterapia; interventi di chirurgia oncologica, anche ricostruttiva e conservativa; esami diagnostici e di laboratorio; interventi di riabilitazione, di fisioterapia e di osteopatia; cure palliative e terapie del dolore; visite mediche specialistiche, controlli periodici, anche non programmati, compresi quelli successivi e correlati alla patologia; supporto psicologico, anche al nucleo familiare, ma solo in strutture pubbliche e private accreditate.

La richiesta di rimborso va presentata all’AST di riferimento: sarà il Distretto ad effettuare l’istruttoria, concedere ed erogare il beneficio economico. Per ricevere il rimborso l’assistito dovrà presentare domanda tramite la modulistica che l’AST rende disponibile sul proprio sito e in forma cartacea presso i Distretti, corredata da ISEE familiare (riferito al periodo più ravvicinato possibile) e documentazione di spesa.

Relativamente alle spese di viaggio: sono rimborsabili quelle di andata e ritorno secondo il percorso più breve, vitto (fino a 45,52 euro giornaliere), alloggio in hotel fino a 4 stelle anche in zona limitrofa. Le spese per l’accompagnatore sono rimborsabili, previa attestazione annuale di oncologo che ha in cura il paziente o medico di medicina generale. Il viaggio può essere effettuato in auto, coi mezzi pubblici, in taxi se strettamente necessario o per il tragitto tra fermata del mezzo pubblico e la struttura sanitaria, con autoambulanza o taxi sanitario con modalità di rimborso differenziate.

“La deliberazione scaturisce dal confronto con le associazioni dei pazienti – conclude l’assessore – il certificato medico per l’accompagnatore ad esempio verrà richiesto una volta l’anno e non più ad ogni viaggio. In generale le modifiche apportate rispetto al passato consentono ai pazienti di gestire il contributo massimo di 3 mila euro l’anno con maggiore autonomia”.

Il rimborso ammissibile arriva al 100% per le classi ISEE fino a 25 mila euro, al 90% tra 25 e 30 mila euro, al 70% tra 30 e 40, e al 35% tra 40 e 50 mila euro.

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