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In flessione le esportazioni delle Marche nei primi nove mesi del 2023

Cardinali (Confindustria): "Fare sistema per tornare a crescere"

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Roberto Cardinali

Diminuiscono del 9,2% le esportazioni delle Marche nei primi nove mesi del 2023. Questo è quanto emerge dai dati resi noti dall’Istat che evidenziano per la regione andamenti profondamente diversi tra paesi di destinazione.

Le Marche infatti da un lato hanno fornito uno dei maggiori contributi alla crescita su base annua dell’export nazionale grazie all’aumento delle vendite verso la Cina (+1.058,5%) attribuibile in gran parte al settore farmaceutico; dall’altro hanno contribuito negativamente a causa della contrazione dell’export verso Belgio (-59,7%), Stati Uniti (-52,3%) e Germania (-40,5%).

A livello nazionale, nel complesso dei primi nove mesi, le esportazioni di beni in valore sono cresciute dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se con forti differenziazioni territoriali: alla crescita registrata nelle regioni del Sud, del Nord-ovest, e del Nord-Est si è contrapposta la flessione registrata nelle regioni del Centro e soprattutto nelle Isole.

Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è sceso dal 3,7% al 3,3%; la flessione ha riguardato solo le vendite verso i Paesi Ue (-29,6%) mentre in crescita sono risultate quelle verso i Paesi extra UE (+17,7%).

“Il risultato reso noto dall’Istat – ha commentato il Presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinaliconferma le preoccupazioni espresse già a fine estate soprattutto a causa della debolezza dei mercati europei, in particolare della Germania. L’Italia cresce moderatamente nell’export, le Marche perdono invece terreno. E’ quanto mai necessario invertire rapidamente la rotta supportando come sistema Marche le nostre imprese per affrontare i mercati internazionali nelle turbolente condizioni di contesto.”

Scendendo nel dettaglio dei dati regionali, l’export del comparto farmaceutico, dopo numerosi trimestri di crescita sostenuta, ha mostrato una contrazione del 17,2%. In flessione anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi (-3,8%), di metalli e prodotti in metallo (-11,5%), di apparecchi elettrici (-5,1%), di altri mezzi di trasporto (-6,9%), di articoli in gomma e materie plastiche (-9%), di carta e prodotti di carta (-15,7%), di legno e prodotti in legno (-7,2%), di prodotti petroliferi (-55,4%), di minerali non metalliferi (-14,9%), di autoveicoli (-0,8%), di prodotti tessili (-4,3%). In crescita invece le esportazioni di pelli e calzature (+6,6%), di mobili (+2,5%), di articoli di abbigliamento (+15,2%), di sostanze e prodotti chimici (+1,4%), di prodotti alimentari e bevande (+3,7%), di computer e apparecchi elettronici (+10,4%),

A livello provinciale si registra la flessione delle esportazioni nelle province di Ascoli Piceno (-16,4%), di Ancona (-7,9%) e Pesaro Urbino (-3,9%); in aumento in quelle di Macerata (+4,5%) e Fermo (+8,6%).

da Confindustria Marche

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