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Alluvione 2022, l’allarme di Cia Marche: “A rischio i rimborsi per gli agricoltori”

Il Presidente Taddei: "Scadenza vicina, moduli complessi, calcoli difficili: chiediamo una proroga". Regione si dice pronta a dialogo

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alluvione 15 settembre 2022

Cia Marche esprime forte preoccupazione per i ristori legati all’alluvione del Settembre ’22. Perplessità sui modi, sui tempi, sui metodi e sul calcolo degli aiuti è stata espressa dai vertici Regionali dell’Associazione.

Dopo una lunga battaglia, come Cia Marche eravamo riusciti a far inserire gli agricoltori nel quadro degli contributi – ricorda il Presidente Regionale Alessandro Taddeiora però rischiamo di non vedere destinato nemmeno un euro alle aziende e ai lavoratori delle campagne marchigiane, colpite da piogge, frane e allagamenti”.

Ad allarmare in particolare sono le tempistiche. Siamo stati inseriti per ultimi – rimarca il Direttore Cia Marche Massimo Sandronila scadenza delle domande è ormai prossima. La data del 23 ottobre è dietro l’angolo ma ci sono tanti agricoltori che non sono riusciti a fare ancora la prima segnalazione di danni – spiega Sandroni – senza contare che ci sono pratiche di decine di pagine da compilare. Molti dei nostri associati non hanno fatto in tempo a presentare la domanda, alcuni aspettano ancora l’arrivo dei periti per la stima dei danni. Insomma, rischiamo la beffa dopo il danno”.

Per questo “abbiamo chiesto con forza alla Regione Marche una proroga dei tempi – annuncia il Presidente Taddei – la Regione ci ha confermato che c’è condivisione delle nostre stesse preoccupazioni. Tanto che anche il Presidente Francesco Acquaroli ha fatto richiesta come noi di una proroga al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile rispetto alla scadenza della prossima settimana, almeno fino al 31 dicembre.

“Abbiamo chiesto anche che vengano modificati i criteri di calcolo degli indennizzi – aggiunge il Direttore Sandroni – sono davvero troppo complessi, se si pensa che ci sono moduli di oltre 30 pagine. Anche su questo la Regione ci ha espresso apertura, per fare fronte comune nelle richieste  al Governo: l’ufficio agricoltura della Regione Marche ha elaborato una serie di quesiti sulle questioni da noi sollevate da inviare alla Protezione Civile”.

“Apprezziamo che la Regione condivida le nostre preoccupazioni – conclude Taddei – ma ciò non può bastare per rassicurare i nostri associati. E’ solo un esempio delle istanze che porteremo a Roma, nella grande manifestazione della Cia Nazionale, il 26 ottobre prossimo. L’alluvione delle Marche richiede soluzioni chiare e provvedimenti rapidi, ricordiamo che è passato più di un anno, la campagna non può più aspettare. La semina del 2024 così è a forte rischio”.

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