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Sospensione del Reddito di Cittadinanza: avviati i percorsi rivolti agli ex beneficiari

“Attraverso l’azione dei Centri per l’impiego si cerca di evitare l’insorgere di possibili problematiche di carattere sociale”

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Reddito di cittadinanza

“A partire dal prossimo primo settembre, gli attivabili al lavoro potranno beneficiare, in presenza di certi requisiti, del ‘Supporto alla formazione e lavoro’. E’ quanto rende noto l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, il quale precisa che “sulla base dei dati forniti dal Ministero relativi dei beneficiari di RDC con pagamento sospeso a fine luglio 2023 – si tratta dell’elenco dei destinatari raggiunti dall’SMS dell’INPS del 1° agosto scorso) – la nostra Regione si è subito attivata per garantire un adeguato servizio di assistenza e supporto nella fase di adesione alla nuova misura denominata ‘Supporto alla Formazione e Lavoro’ (SFL)”.

L’accesso alla misura avviene attraverso una piattaforma informatica tramite la quale il richiedente produce il “Patto di Attivazione”. Successivamente il sistema effettua una serie di verifiche – fra cui quella sui dati ISEE – ed invia una notifica al Centro per l’Impiego per la successiva stipula del Patto di servizio necessario ai fini dell’erogazione del beneficio economico.

“Attraverso l’azione tempestiva dei Centri per l’impiego – dichiara l’assessore Aguzzi – la Regione mira ad offrire fin da subito un supporto concreto ai beneficiari delle nuove misure, evitando nel contempo l’insorgere di possibili problematiche di carattere sociale”.

“In questa fase – spiega Aguzzi – i Centri per l’Impiego regionali stanno calendarizzando gli appuntamenti con tutti i soggetti interessati dalla sospensione dell’indennizzo, al fine di regolarizzarne la posizione adeguando il vecchio patto per il lavoro alle prescrizioni della nuova normativa o stipulandolo qualora il patto fosse assente”.

Al fine di velocizzare la procedura e garantire maggiore tempestività all’azione regionale, le convocazioni avverranno con mezzi informatici quali messaggistica telefonica o posta elettronica.

Gli appuntamenti presso i CPI hanno una duplice finalità: da un lato, fornire un servizio agli ex percettori RDC cosiddetti “attivabili al lavoro” che, in presenza di certi requisiti, potranno beneficiare del SFL (con il relativo sussidio di 350 € mensili, per dodici mesi), a condizione che siano inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro concordata col CPI; dall’altro fornire adeguata informativa ai “non attivabili al lavoro” circa la possibilità di prolungare, fino a fine anno, il percepimento del beneficio economico mediante l’eventuale presa in carico da parte dei Servizi sociali dei Comuni. Si tratta di coloro che si trovano all’interno di un nucleo familiare che include persone con disabilità, minorenni o persone con almeno 60 anni di età o dove è presente una situazione di particolare disagio che rende difficile l’inserimento in un percorso di attivazione lavorativa.

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