Redditi Marche 2021, si cresce ma si rafforzano le disuguaglianze
Santarelli (Cgil Marche): "Possiamo dire di assomigliare molto di più alle regioni del Sud"
Ammontano a 23,5 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati nel 2022 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 21.345 euro. Rispetto all’anno precedente il reddito medio per contribuente aumenta di 981 euro, corrispondente ad un incremento del 4,8%. Come era lecito aspettarsi, si evince una netta ripresa rispetto ai valori registrati nell’anno della pandemia.
E’ quanto risulta dai dati resi noti dal MEF relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2021, elaborati dall’IRES CGIL Marche.
I redditi dichiarati dai marchigiani sono inferiori sia alla media nazionale (22.520 euro) sia alla media delle regioni del Centro (23.242 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano all’11° posto dopo la Toscana. Tra le province, Ancona registra il reddito medio più elevato (22.649 euro),mentre Fermo osserva il valore più basso (19.358 euro).
Il 40,4% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro. Nella fascia fino a 26.000 euro di reddito dichiarato si colloca il 74,5% dei contribuenti marchigiani a cui corrisponde il 46,7% del reddito complessivamente dichiarato della regione.
Si rilevano forti disparità nella concentrazione della ricchezza: lo 0,7% dei contribuenti più ricchi (7.700 contribuenti con reddito individuale superiore a 120 mila euro) detiene un monte reddito addirittura più elevato rispetto al 25,9% dei contribuenti più poveri (285.382 contribuenti con reddito individuale inferiore a 10 mila euro).
I lavoratori dipendenti hanno un reddito medio di 19.888 euro e contribuiscono per il 51,2% dei redditi complessivamente dichiarati. Anche in questo caso il valore si attesta al di sotto della media nazionale (21.497 euro) e del Centro (21.734 euro). Inoltre, le Marche sono una tra le regioni con il più ampio divario tra reddito da lavoro dipendente e reddito medio (-6,8%): ulteriore segnale della fragilità dei salari.
Il reddito medio da lavoro autonomo ammonta a 57.386 euro, tipologia che fa registrare un significativo aumento rispetto all’anno precedente (+8.060 euro, +16,3%).
Il reddito medio da pensione risulta essere di 17.790 euro e osserva un aumento dell’1,9% rispetto al 2020.Tra i Comuni, quello con il reddito medio più elevato è Numana, con 26.073 euro, mentre quello che registra il valore più basso è Monte Grimano Terme (14.682 euro).
Marco Amichetti – IRES Cgil Marche: “ I dati evidenziano il rimbalzo dopo l’effetto economico negativo legato alla pandemia e la contestuale riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali.
Una crescita che non scalfisce, tuttavia, le disuguaglianze e i divari strutturali presenti nel territorio, che a loro volta generano ripercussioni sia in termini di potere d’acquisto che di fruizione dei servizi.
Questa fotografia, inoltre, non tiene in considerazione l’aumento dell’inflazione. Pertanto, in futuro sarà necessario osservare se e, nel caso, come questa ripresa si consoliderà, anche a fronte dell’incertezza del contesto internazionale.”
Giuseppe Santarelli – Segretario Generale CGIL Marche: “Guardando ai redditi da lavoro dipendente dichiarati, possiamo dire di assomigliare molto di più alle regioni del Sud. È ora di sostenere le retribuzioni con la contrattazione aziendale e di rinnovare i CCNL in modo da recuperare l’inflazione. Le famiglie e i lavoratori marchigiani soffrono, bisogna dare una risposta.”
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