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“Tutta colpa di…”

Un'analisi del voto amministrativo di maggio 2023 da parte del nostro lettore Massimo Bellucci

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elezioni, voto

Le dichiarazioni a caldo dei politici subito dopo l’esito delle elezioni sono interessanti poiché non filtrate dalla meditazione a posteriori, sono quindi rivelatrici di aspetti veritieri.

La candidata sindaca di Ancona, come molti candidati sconfitti del centrosinistra, parla di dinamiche politiche nazionali che pendono a destra, di un “vento” che soffia da quella parte. Come a dire: non è colpa mia se ho perso. Anzi, non ci sono affatto responsabilità politiche, sono dinamiche che cadono dall’alto… Ma esistono veramente cose ineluttabili in politica?

Purtroppo l’esercizio della memoria risulta a molti noioso: nelle elezioni del 2009 ad Ancona vinse il candidato di centrosinistra Gramillano (qualche anconetano sicuramente ricorda quella stagione movimentata), ma l’anno prima (2008) le elezioni politiche furono vinte dallo schieramento di centrodestra capeggiato da Berlusconi. Quindi la situazione era analoga, ma il vento di destra evidentemente non era arrivato a queste latitudini.
Altri candidati, tra le cause della sconfitta, indicano gli errori della precedente amministrazione.

Ma se hanno inciso negativamente, significa che ci si è posti in continuità, sbagliando valutazione politica. Oppure si è voluto giocare sull’ambiguità di essere in parte in continuità in parte in discontinuità. In ogni caso l’errore è proprio, non di altri.

Chi ambisce ad essere classe dirigente dovrebbe avere l’assunzione di responsabilità come punto fisso di riferimento.
Se non lo si fa in cose così evidenti, come si fa ad avere la forza di governare in una congiuntura così complessa, dove una crisi strutturale, che non è solo economica, spinge all’estero tanti giovani preparati, dove problemi globali (ad esempio la crisi climatica) hanno pesanti ricadute locali.

Anche molte dichiarazioni a margine delle recenti alluvioni vanno in questa direzione: giornali di destra accusano l’amministrazione regionale dell’Emilia Romagna di aver cementificato, esponenti locali di “centrosinistra” accusano l’amministrazione comunale senigalliese di non aver fatto manutenzione nei fiumi, fossi ecc. Probabilmente hanno tutti ragione. Ognuno degli schieramenti ha responsabilità di lungo termine, problemi epocali vengono utilizzati come polemiche finalizzate ad un posticino nelle prossime elezioni. Non c’è contezza della complessità della situazione.

Per questo guardo con sospetto anche i festeggiamenti dei vincitori. Dai video girati nelle sedi elettorali si sentono risate, urla, esultanze sfrenate. Chi vince le elezioni dovrebbe avere invece un po’ di sana preoccupazione per le difficoltà che lo attendono, è un onere più che un onore, non è un premio, ma una responsabilità enorme, della quale, evidentemente, si è poco consapevoli.

E chi va al governo (locale o nazionale) comincia a dire che ha ereditato problemi da chi li ha preceduti, quindi ha bisogno di tempo. Insomma non c’è mai un momento in cui ci si assume la responsabilità di cosa si è fatto (o non fatto). E intanto tutti noi rischiamo di affogare ogni volta che piove.

da Massimo Bellucci

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