Approvato dalla Regione il Programma 2023 contro lo spreco alimentare
L'assessore Aguzzi: "Previste la promozione della raccolta e la distribuzione a fini umanitari di prodotti alimentari"
Approvato dalla giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi il Programma annuale di interventi 2023 per ridurre lo spreco alimentare. Il provvedimento è finanziato con 480mila euro che verranno assegnati ai Comuni anche i forma associativa, con bando pubblico, sulla base di linee di attività, tipologie di spesa, modalità attuative, risorse disponibili, nel rispetto dei criteri di priorità stabiliti.
“La Regione Marche è impegnata nella lotta contro lo spreco alimentare – spiega Aguzzi – e ha redatto il necessario presupposto normativo per realizzare un modello virtuoso che intende promuovere e valorizzare l’attività di redistribuzione delle eccedenze alimentari e non. La riduzione della produzione dei rifiuti derivanti dallo scarto alimentare rientra come prioritaria nell’Obiettivo Strategico 2 del Programma Regionale di Prevenzione della Produzione dei Rifiuti. Tra le azioni a sostegno della misura sono previste la promozione della raccolta e la distribuzione a fini umanitari di prodotti alimentari ritirati dai banchi di vendita prima della loro scadenza o invenduti; il recupero eccedenze di cibo prodotto e non utilizzato da ristoranti, mense, catering, recupero di alimenti non utilizzati o residui durante fiere, sagre e manifestazioni”.
Raccogliendo le indicazioni dell’Organo Tecnico-sociale di Consultazione contro lo spreco alimentare (OTC), riunitosi il 25 ottobre scorso, il Programma Annuale degli Interventi 2023 ripropone il profilo d’azione del Programma 2022, mirato alla intercettazione e alla distribuzione gratuita di eccedenze alimentari, andando a consolidare la realizzazione di un sistema a rete operante ai fini del recupero e della distribuzione gratuita di prodotti alimentari già avviato con il bando 2022. Gli interventi del programma 2023 consistono quindi nella erogazione di sostegni finanziari per spese di investimento destinate a garantire l’idonea conservazione di cibi e prodotti alimentari nelle fasi di recupero e distribuzione (acquisto di mezzi di trasporto idonei alla conservazione degli alimenti, acquisto di attrezzature per la conservazione degli alimenti, fornitura di software gestionale), oltre che per spese correnti per la formazione degli operatori e per azioni di comunicazione, disseminazione, divulgazione e sviluppo software gestionale per il tracciamento dei flussi, monitoraggio dell’attività finalizzato all’acquisizione di indicatori di efficacia del progetto.
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