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Cgil Marche su appalti: “Nel territorio situazione a rischio per oltre 50mila lavoratori”

"Il 98% degli appalti delle Marche sarebbe assegnato senza gara. Inoltre, nessuno si è posto il problema dei diritti delle persone"

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CGIL Marche

Appalti, situazione preoccupante nelle Marche per oltre 50mila lavoratori con il nuovo codice, anche considerando il terremoto e l’alluvione.

Secondo la Cgil Marche, il primo rischio è che, con il cambio legislativo, si crei un vero e proprio empasse per i committenti che devono applicare le nuove leggi.

Non solo: con gli affidamenti diretti fino a 150mila euro, si corre il pericolo che i lavori siano affidati in modo poco trasparente e con logiche discutibili. Inoltre, il fatto di assegnare i lavori senza gara fino alla soglia Ue di 5,37 milioni di euro, determina che il 98% degli appalti delle Marche venga assegnato senza gara (corrispondente a quasi due miliardi di euro di cui il 60% circa ad alta intensità di manodopera).

Infine, con il cosiddetto ricorso al subappalto a cascata, si rischia che vengano ridotti i diritti dei lavoratori sia sul fronte delle retribuzioni sia su quello della sicurezza. In questi giorni, si rende noto che, dopo aver letto tanti giudizi positivi sulle modifiche apportate al nuovo codice, nessuno si è posto il problema dei diritti delle persone che lavorano nella catena degli appalti. Questi sono problemi fondamentali per un sindacato.

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