Fano: indagati tre funzionari regionali per aver chiuso un occhio sui requisiti di una dirigente dell’Asur
Il pm Pucilli accusa l'operato dei tre membri della commissione regionale
Tre funzionari regionali, Paolo Londrillo, segretario della Giunta regionale, Antonella Nobili, responsabile dell’ufficio legislazione delle Marche e Stefano La Micela, ora in pensione, sono coinvolti nell’indagine del pm Marco Pucilli, coordinatore dell’inchiesta condotta dal nucleo della polizia tributaria della guardia di finanza di Ancona, per aver soprasseduto nel 2009 sulla certificazione di una candidata al ruolo di dirigente dell’Area Vasta di Fano (poi divenuta dirigente medico a tutti gli effetti nel 2011), la quale non era in possesso dei requisiti d’idoneità per il ruolo.
I tre funzionari nel 2009 componevano la commissione regionale che esaminava le istanze e i requisiti d’idoneità al fine di stilare un elenco di nominativi dal quale l’esecutivo regionale avrebbe proceduto per le nomine dirigenziali dei vari distretti territoriali dell’Asur (Aree Vaste). Secondo l’accusa le tre persone avrebbero certificato la falsa idoneità alla candidata poi nominata nel 2011 al ruolo di dirigente.
Uno dei requisiti d’idoneità verteva sull’esperienza quinquennale nel ruolo di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende o strutture pubbliche oppure private, oltre ad autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane e tecnico finanziarie svolte nei dieci anni precedenti l’anno di pubblicazione del bando in questione. Requisiti che la candidata non possedeva.
“Accuse infondate” per il legale Paolo Pauri che sta seguendo il caso, secondo cui “compito della commissione era quello di valutare i documenti presentati dai candidati, con la Giunta regionale poi responsabile delle nomine“.
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