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Trasporto Pubblico Locale: tariffe agevolate nelle Marche per le fasce deboli

Intervento che interessa una platea di circa 25.000 persone

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Bus elettrico in servizio ad Ancona

La Regione Marche rinnova l’impegno in favore delle fasce di utenza socialmente debole e mette a disposizione oltre € 4,2 milioni di euro di contributi per l’acquisto di abbonamenti al Trasposto pubblico locale a tariffe agevolate.

Sono stati infatti approvati i criteri e modalità di concessione di queste agevolazioni sui servizi di TPL automobilistico e ferroviario regionale e locale per il periodo che va dal prossimo 1° settembre al 31 agosto 2023, confermando quelli già in vigore ed introducendo qualche innovazione nel campo della transizione digitale.

Si tratta di un intervento che interessa una platea di circa 25.000 persone, composta in prevalenza (circa 67%) da studenti con reddito familiare ISEE limitato sotto i 13.000 €/annui e da cittadini invalidi o disabili (16% circa), più altre categorie, tra cui lavoratori dipendenti, disoccupati e pensionati con limite di reddito.

A queste categorie si aggiunge, in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, la categoria “rifugiati ucraini”, per la quale gli abbonamenti agevolati al 90% sono a totale carico della Regione.

Al fine di favorire il processo di transizione digitale richiesta alla pubblica amministrazione, tramite la digitalizzazione del procedimento di rilascio del documento per il riconoscimento delle agevolazioni tariffarie (certificazione), dal 01/09/2022 è inoltre possibile inoltrare ai Comuni la domanda per il rilascio del documento per il riconoscimento dell’agevolazione tariffaria in modalità online, tramite l’apposito modulo:

“Richiesta di agevolazione per il TPL SISTAG”, disponibile sulla piattaforma Cohesionwork-PA accedendovi esclusivamente mediante le credenziali SPID personali.

La procedura attualmente è disponibile solo per i residenti del Comune di Ancona e potrà essere estesa agli altri Comuni che ne faranno richiesta durante il periodo di vigenza della delibera regionale che la prevede.

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