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Detenzione di armi, la Polizia ricorda le regole

Negli ultimi 150 inviate alla rottamazione

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Armi sequestrate dalla Polizia

Ancona, altre 150 armi inviate alla rottamazione: 60 pistole e 90 fucili ritirati o versati alla Polizia di Stato.


La Divisione Polizia Amministrativa è impegnata da mesi a eseguire controlli sui detentori di armi comuni da sparo residenti in provincia al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia.
Negli ultimi mesi la Polizia Amministrativa della Questura di Ancona ha ritirato cautelativamente armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (c.d. “codice rosso”).

In particolare nell’ottobre 2021 nel corso di un intervento per lite, sono state ritirate cautelativamente le armi d un anconetano di 45 anni che aveva schiaffeggiato la propria compagna: all’uomo, conseguentemente, è stata ritirata la licenza di Polizia e anche 4 armi detenute, tra cui una pistola e una carabina.

Un altro intervento è stato effettuato nel febbraio di questo anno dalla Squadra Volanti che ha impedito che un soggetto di 55 anni si suicidasse al parco della Posatora. L’uomo aveva con sé, in auto, una pistola a gas e un coltello a serramanico, mentre a casa invece deteneva regolarmente una pistola e un fucile da caccia che gli sono state ritirate.

Sempre nel febbraio di quest’anno sono state ritirate delle armi bianche (3 pugnali, una spada tipo gladio, una katana e un macete) detenute in casa da un ragazzo di 36 anni che aveva minacciato un suo conoscente.

Tra quelle ritirate e quelle versate spontaneamente da soggetti che le detenevano, sono state inviate alla rottamazione, negli ultimi tre anni, ben 1300 armi, di cui 32 sono state ritenute di interesse storico e per questo saranno inviate al Ministero dei beni culturali.

Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.

Il certificato medico è rilasciato dall’ufficio medico legale delle A.S.P. o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di famiglia, di data non anteriore a tre mesi.

Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo.

Le persone che non consegnano il certificato agli uffici di Polizia (Questura per i residenti ad Ancona, Commissariati di P.S. di Fabriano, Jesi, Senigallia ed Osimo per i residenti in quei Centri) o alla Stazione dei Carabinieri che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi 60 giorni la certificazione non sarà presentata, le armi saranno ritirate cautelarmente dalle Forze di Polizia e saranno segnalati al Prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione armi.

Nel caso che il detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiedere agli stessi uffici di Polizia (Ufficio Armi della Questura di Ancona 071-2288558) o ai Carabinieri il ritiro per la successiva rottamazione.

Andrea Pongetti
Pubblicato Lunedì 25 luglio, 2022 
alle ore 11:34
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