Assemblea Marche, il Pd abbandona l’aula per protesta
"Si parla di rincari energetici e il vice-presidente se ne va: non possiamo accettarlo"
Nel primo pomeriggio il gruppo assembleare del Partito Democratico ha lasciato l’aula mentre erano in corso i lavori del consiglio regionale.
La drastica decisione è stata presa per protestare contro l’immotivato allontanamento del vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Mirco Carloni, durante il dibattito su alcune mozioni riguardanti i rincari energetici.
“Dopo un’attesa durata 7 mesi – attaccano i dem – dovuta anche alle continue assenze di Carloni, oggi si doveva finalmente discutere finalmente la nostra proposta di istituire un fondo anticrisi per dare risposte alle famiglie e alle imprese marchigiane colpite duramente dal caro energia. Il vicepresidente, invece, ha preso la parola solamente per sottolineare che questo tipo di intervento non poteva essere realizzato e se ne è andato, non degnandosi neppure di ascoltare gli interventi dei consiglieri, né di replicare a eventuali richieste di chiarimenti e spiegazioni. Ma quale serietà si può attribuire a chi si comporta in questo modo? Come possono i colleghi del centrodestra continuare a tollerare un modo di fare che lede anche la loro dignità? Tra l’altro, Carloni ci ha ormai da tempo abituato a questa pratica che non ha nulla a che fare con la democrazia. Basti pensare alle tante volte che il consiglio regionale è stato costretto a sospendere o rinviare l’esame di atti e proposte a causa delle sue assenze dovute alla partecipazione a fiere, mercatini e manifestazioni alimentali di ogni genere e in ogni angolo d’Italia. Chiediamo ad Acquaroli un’immediata inversione di tendenza: non è più accettabile che i suoi assessori non stiano in aula neppure quando si discute di argomenti che riguardano le loro deleghe. Lui è il presidente e ha il dovere di garantire il corretto comportamento istituzionale della sua giunta”.
“Non siamo abituati a queste iniziative – spiegano in una nota i consiglieri del Partito Democratico – ma a tutto c’è un limite. L’arroganza con cui la giunta Acquaroli continua a umiliare l’aula è divenuta ormai insopportabile. Le continue assenze del presidente, la svogliata presenza di qualche assessore per garantire il rispetto formale del regolamento del consiglio, ma soprattutto lo sprezzante, reiterato e ostentato disprezzo utilizzato da Carloni per interagire con l’Assemblea, rappresentano un’offesa sia nei confronti dei consiglieri di maggioranza e opposizione, sia nei confronti dei dipendenti regionali che di adoperano per consentire il regolare svolgimento delle attività consiliari”.
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