Prestigioso riconoscimento alla rivista marchigiana Malamente
Il trimestrale di "critica sociale" con lo sguardo sul territorio, ha ricevuto premio ideato da Goffredo Fofi e dal suo mensile "Gli asini"
La rivista Malamente, trimestrale di critica sociale del territorio marchigiano ha ricevuto nel fine settimana del 18 e 19 Giugno a Lecce il premio “Gli asini” dalle mani di Goffredo Fofi, giornalista, scrittore e critico cinematografico di altissimo livello, nella cornice della iniziativa “Premio Gli Asini 2022 e Convegno Nazionale su giornalismo d’inchiesta” organizzato dall’Accademia Mediterranea dell’attore con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia.
La rivista “di lotta e critica del territorio” come recita il sottotitolo si occupa di politica, ecologia, tecnologia, educazione e storia da un punto di vista libertario, antifascista e antirazzista.
È nata nel 2015 ed è animata da Luigi Balsamini, Vittorio Sergi, Valentina Lepore, Sergio Sinigaglia, Toni Senta, Mario di Vito e da tanti collaboratori e collaboratrici in diverse città delle Marche. La rivista utilizza gli strumenti del reportage narrativo, della inchiesta e della intervista oltre che della traduzione di testi inediti in Italia.
Il premio, arrivato quest’anno alla sua trentesima edizione, nasce nel 1992 grazie a Goffredo Fofi, il quale in tutti questi anni ha ideato e attraversato molte riviste: Linea d’ombra, La terra vista dalla luna, Lo Straniero e Gli asini. Il Premio che nacque col nome “scommesse sul futuro”, veniva assegnato a nuove realtà e a giovani artisti, ma in seguito si trasformò in un riconoscimento volto a tracciare una mappatura di giovani talenti e dei grandi vecchi nel tentativo di valorizzare un’area politico-culturale di “soggetti resistenti” a fronte di una visione omologante della cultura.
Le motivazioni del premio sono state le seguenti: “un fenomeno nuovo e significativo quello di gruppi di persone con una esperienza di militanza politica radicale che si mettono insieme per investigare sulla realtà della regione e province in cui vivono e operano. In modo decisamente responsabile e attivo, senza demagogia e rifiutando la difesa di interessi particolari, aspirando a nuove e più radicali forme di democrazia”.
La rivista, che da un anno ha dato vita all’omonima casa editrice e consultabile sul sito: www.rivista.edizionimalamente.it
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