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Al via dal 2024 anche nelle Marche le gare per la concessione delle spiagge

Il Consiglio dei Ministri vota all'unanimità, preoccupazione e dubbi tra gli operatori

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stabilimento balneare

Incertezze e preoccupazione anche nelle Marche per il futuro delle concessioni balneari, che dal 1° gennaio 2024 andranno all’asta.


Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio dei Ministri mercoledì 15 febbraio, anche se il testo potrà subire modifiche dopo la discussione parlamentare.

Dal 1° gennaio 2024 le concessioni saranno dunque assegnate tramite gara pubblica, anche se viene specificato che quelle concessioni già assegnate tramite selezione pubblica e nel rispetto delle regole Ue non andranno all’asta: su questo punto, però, al momento c’è poca chiarezza.

Fino al 31 dicembre 2023 le norme rimarranno quelle in atto, ma dal giorno successivo niente più proroghe e rinnovi.

Palazzo Chigi parla di scelta per “migliorare i servizi offerti e contrastare il caro ombrellone” e di gare indette nel rispetto di una “adeguata considerazione degli investimenti fatti e della professionalità acquisita” (con indennizzi al vecchio concessionario) ma con l’obiettivo prioritario di “non escludere l’accesso ai nuovi operatori”.

Gli operatori balneari però non nascondono la preoccupazione e le incertezze su quali saranno le concessioni che andranno all’asta, sulla portata degli indennizzi, e sul destino degli attuali concessionari, spesso aziende a carattere familiare.

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