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Emergenza Covid, oltre 14 milioni a sostegno di attività produttive e turistiche delle Marche

Le misure presentate da presidente Acquaroli e assessori Carloni, Castelli. Fondi statali a fondo perduto e destinazione vincolata

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Presentazione misure economiche e ristori Covid messe in campo da Giunta regione Marche: Castelli, Acquaroli, Carloni, Aguzzi

Oltre 14 milioni di euro di fondi statali e con destinazione vincolata: è la dotazione complessiva messa in campo dalla Regione per il sostegno alle attività produttive e turistiche a seguito dell’emergenza Covid.

Si tratta di misure urgenti di indennità a fondo perduto, stanziate dallo Stato, a favore delle piccole e micro imprese di diversi settori colpiti dalla crisi pandemica e che sono state illustrate lunedì 10 gennaio nella prima conferenza dell’anno dal Presidente Acquaroli e dagli assessori Mirco Carloni e Guido Castelli. Presente all’incontro con la stampa, l’assessore Stefano Aguzzi.

Le linee di intervento riguardano, in particolare, la ricapitalizzazione delle imprese a cui viene destinata, attraverso Confidi, la somma di 6 milioni di euro; gli aiuti ai settori di intrattenimento e organizzazione di cerimonie (2 milioni e 880 mila euro); il trasporto turistico 592 mila euro; i parchi tematici e divertimento 592 mila euro. Le domande per accedere ai contributi partono dal 17 gennaio prossimo, con termine l’11 febbraio 2022.

Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli ha voluto sottolineare il buon lavoro svolto dal vicepresidente Carloni anche in veste di coordinatore delle attività produttive in seno alla Conferenza Stato-Regioni: “Un lavoro che si caratterizza anche per la qualità delle scelte e l’importante sforzo condotto: è la prima volta che si aiutano le imprese nella ricapitalizzazione e questo per ridare loro solidità e capacità competitiva. Ricordiamo tutti che le nostre imprese vengono da crisi ripetute: il sisma, quella degli istituti bancari e quindi la pandemia. Allora va dato uno spazio importante a queste misure che potremmo potenziare anche con la nuova programmazione europea per attuare le linee di indirizzo strategico che ci siamo dati e che verranno presto tradotte in leggi”. Il presidente, infine, ha augurato un buon 2022 ai giornalisti presenti alla prima conferenza stampa dell’anno “perché sia l’ultimo che ci vede così pesantemente condizionati”.

Le diverse misure sono state illustrate dal vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni: “Abbiamo distribuito 10 milioni di euro di trasferimenti statali vincolati a favore delle categorie produttive che hanno subito non solo un danno vigente, ma che hanno patito le restrizioni imposte dalla gestione dell’emergenza Covid. A queste misure, per circa 4 milioni, abbiamo aggiunto una dotazione di 6 milioni di euro, a disposizione dei Confidi marchigiani, per assegnare un contributo a fondo perduto destinato alla ricapitalizzazione e patrimonializzazione delle imprese, anche quelle cooperative che deliberano un aumento di capitale. Una misura veloce e di semplice erogazione, dedicata al variegato mondo delle piccole e medie imprese che vogliono investire per ripartire, rafforzando la propria attività o migliorando il rating aziendale per accedere a ulteriori finanziamenti bancari”.

“Va sottolineato – ha detto l’assessore al Bilancio, Guido Castelliche si tratta di risorse la cui destinazione è il frutto di una interlocuzione tra Governo e Regioni per individuare i settori maggiormente fragili. Al sostegno alle attività turistiche – ha poi spiegato – va aggiunto anche quello alle attività connesse agli impianti sciistici per un importo di ulteriori 4 milioni e 475 mila euro. Vale a dire in aiuto a tutte quelle attività che hanno subito perdite a causa del Covid localizzate nelle zone di turismo e sport invernale. Vi è anche uno specifico parametro di valutazione per le aree del cratere sismico”.

Quindi Castelli ha definito l’impianto dei sostegni alla capitalizzazione “decisivo e determinante, strategico in un momento in cui vanno a scadenza le moratorie. Abbiamo cercato di creare un contesto – anche se è solo il primo passo – in cui le aziende si possono rafforzare, un sistema quasi di sorveglianza attiva del debito, da parte della Regione, che deve stare al fianco del nostro patrimonio produttivo fatto di piccole e piccolissime aziende”.

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