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Credito d’imposta, la delusione di Confindustria

"Il rifiuto delle proroga non è una bella notizia"

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Le Associazioni di rappresentanza delle imprese a seguito della notizia del rifiuto della Commissione Europea di prorogare al 31 dicembre 2021 il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali, disposta con il Decreto-legge “Sostegni bis” (convertito nella Legge 106 del 23 luglio 2021), lanciano un appello alle Istituzioni al fine di tutelare le imprese del cratere fortemente penalizzate da questa decisione.


Tale notizia infatti esclude l’operatività della misura del credito di imposta per gli investimenti nell’area del cratere sismico per l’anno 2021.

A lanciare l’allarme sulle inevitabili ripercussioni negative sull’economia marchigiana e su un’area già fortemente devastata dagli effetti del sisma del 2016 sono Confindustria Marche, CNA Marche, Confartigianato Marche, Confcommercio Marche che hanno accertato le aspettative di moltissime imprese localizzate in tali territori di potersi avvalere dello strumento del credito di imposta – così come disposto dalla norma approvata in Parlamento- per riprendere ed accrescere gli investimenti, tra l’altro dopo un periodo lungo e difficile di pandemia.

La ripresa socioeconomica dei territori colpiti dal sisma dipende fortemente anche dalla capacità delle imprese di rilanciare gli investimenti.

Purtroppo questa nuova imprevedibile situazione di non utilizzabilità del credito di imposta rischia di compromettere i programmi di investimento di moltissime imprese.
Registriamo – dicono le Associazioni di rappresentanza delle imprese – forte preoccupazione ed allarme da parte di centinaia di imprenditori che confidavano sull’operatività dello strumento del credito di imposta e si stavano impegnando in progetti di rilancio delle loro attività, quanto mai indispensabili ora.

Questa situazione incide negativamente sul clima di fiducia delle imprese, costringendole a subire gli effetti di una decisione inaspettata.
Le Associazioni chiedono dunque un intervento deciso ed efficace del Governo di ripristino o riattivazione di una misura analoga, da estendere anche al 2022, per non pregiudicare le opportunità di crescita e di ripresa di un’area già pesantemente colpita e gravata ancora da molte difficoltà.

I Presidenti delle Associazioni Regionali di categoria chiedono anche al Commissario Straordinario per la ricostruzione, alla Regione ed ai Parlamentari marchigiani di attivarsi per supportare questa azione verso il Governo ed il Parlamento al fine di offrire reali e tempestive prospettive di attivazione dello strumento e limitare gli effetti negativi generatisi da questa mancata autorizzazione comunitaria.

Da

Confindustria Marche

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