“Vaccinare subito i soggetti a rischio. Quella della Regione Marche è omissione di soccorso”
L'appello e le critiche di Rifondazione Comunista sull'organizzazione e i ritardi del piano vaccinale
Il caos regna sovrano, da settimane avrebbe dovuto avere inizio la campagna vaccinale e secondo le stime della prima ora avrebbero dovuto ad oggi, 1 marzo, essere vaccinate diversi milioni di persone.
Purtroppo non è così, le vaccinazioni vanno a rilento, la comunicazione istituzione crea insieme allarmismo e confusione gettando nell’ ansia se non della disperazione tantissime persone. Nella nostra regione poi, dove una dissennata gestione “apri / chiudi” e tanta fuffa propagandistica , vedi il “tamponamento ” di massa fatto senza criteri e senza obbiettivi ma solo per guadagnare qualche titolo di giornale, la situazione è ancora peggiore , ” il morbo infuria” senza che ci siano le necessarie azioni coraggiose che l’emergenza richiederebbe, tra queste l’attenzione ai soggetti più fragili e a rischio.
È noto che il covid diventa pericolosissimo, in alcuni casi letale, per soggetti cardiopatici, per tante patologie diabetiche, per le cronicità broncopolmonari , ebbene ad oggi non esiste una lista per queste persone, non sono stati coinvolti i medici di base per redigerla, non è previsto nessun cronoprogramma che gli offra la precedenza al vaccino . Questo è scandaloso, tanti di costoro, ogni giorno implorano il loro medico di medicina generale per avere lumi e speranze, ogni giorno sentono frasi sconsolate.
Bene quando il pane scarseggia ( ma in realtà più che il pane a scarseggiare sono i forni che restano chiusi) bisogna prima darlo a chi ne ha più bisogno e, nel caso del covid, sono proprio questi soggetti ad esserne i più bisognosi. Non c’è un minuto da perdere, ci si mobiliti perché in pochi giorni quegli elenchi siano redatti, e sia attivato un rapido cronoprogramma di vaccinazione. Giusto dare la precedenza agli ottantenni, necessario vaccinare il personale scolastico ma con costoro, forse prima di molti di costoro quei soggetti che rischiano la vita. Chi deve farlo? Certo in primo luogo l’assessorato regionale alla sanità, ma vista la supponenza , l’approssimazione e l’ignoranza di Saltamartini, siano le istituzioni territoriali, i rappresentanti delle categorie interessate , le organizzazioni sindacali a pretenderlo. Ogni minuto perso è colpevole omissione di soccorso.
Da Rifondazione Comunista
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