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Regione Marche: prorogata la legge che vieta le varianti urbanistiche nei terreni agricoli

Biancani "Il suolo agricolo è una risorsa che va tutelata. Dobbiamo puntare sulla riqualificazione degli edifici esistenti"

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Biancani, prorogata legge che vieta le varianti urbanistiche

Una ulteriore proroga della legge del 2011 in materia di riqualificazione urbana sostenibile, per limitare il consumo di suolo e valorizzare il patrimonio edilizio esistente.

E’ quanto ha stabilito il Consiglio regionale con il via libera all’unanimità nell’ultima seduta alla proposta di legge di cui primo firmatario è il Vicepresidente Andrea Biancani.

“Questa proposta, votata all’unanimitàspiega Biancaniè stata sottoscritta anche da numerosi consiglieri, di maggioranza e di opposizione. L’obiettivo principale è quello di confermare fino al 2022 il divieto di varianti sui terreni agricoli, qualora le capacità edificatorie contenute nel Piano regolatore di un Comune non siano state attivate almeno per il 75%. La ratio è quella di preservare il suolo agricolo e di incentivare il principio della riqualificazione urbana, attraverso la manutenzione del patrimonio esistente.

Spesso i Piani regolatori – sottolinea – sono sovradimensionati, con capacità edificatorie eccessive. Per questo, in attesa di definire la nuova legge regionale in materia urbanistica, ho proposto di prorogare questo limite, già previsto nella legge regionale del 2011, per tutelare il suolo agricolo dentro i confini comunali di competenza”.

La proposta, sottoscritta anche dai consiglieri Casini, Vitri, Santarelli, Serfilippi, Antonini, Assenti, Borroni, Rossi, se da un lato limita l’adozione di modifiche ai Piani regolatori che prevedono espansioni, dall’altro consente sempre varianti per il recupero di aree urbane degradate o oggetto di bonifica ambientale.

“Ringrazio i consiglieri e tutta l’Assemblea legislativa per aver accolto questa propostaconclude BiancaniIl suolo agricolo è una risorsa naturale non rinnovabile, dobbiamo proteggerlo dall’erosione e dal consumo, perché rappresenta un’opportunità di crescita economica, di valorizzazione e promozione del territorio e del paesaggio”.

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