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GdF, maxi truffa ai danni della UE: sequestrati oltre 3 milioni di euro

Perquisizioni nelle sedi e nelle abitazioni degli indagati ad Ancona, Senigallia, Fano e Mondolfo

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Operazione "All fake" della Guardia di Finanza: scoperta evasione e truffqa ai danni dell'UE per un appalto in Costa D'Avorio

Una maxi truffa ai danni dell’Unione europea è stata smascherata da dalla Guardia di Finanza. Il Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle di Ancona ha portato a termine un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 3 milioni di euro disposto dal Gip di Ancona denominato ‘All fake‘. A finire sotto la lente d’ingrandimento della finanza quattro indagati e due società del capoluogo dorico per una illegittima aggiudicazione di un appalto internazionale di lavori in Costa D’Avorio.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, hanno riguardato un appalto internazionale di lavori di dragaggio e bonifica fluviale dell’importo di circa 5 milioni di euro in Costa D’Avorio, finanziati dal FES (Fondo Europeo di Sviluppo), aggiudicati, nel 2009, ad una piccola società di Ancona operante nel settore delle ristrutturazioni edilizie. Il FES è una risorsa comunitaria extra bilancio gestita direttamente dalla Commissione Europea, alimentata con versamenti diretti degli stati membri (l’Italia è il quarto contribuente) e principale strumento finanziario, a fondo perduto, della politica comunitaria di aiuto allo sviluppo nei confronti degli stati ACP (Africa, Caraibi, Pacifico).

Operazione "All fake" della Guardia di Finanza: scoperta evasione e truffqa ai danni dell'UE per un appalto in Costa D'AvorioDurante le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Ancona ed eseguite presso la sede della società e le abitazioni degli indagati ubicate ad Ancona, Senigallia, Fano e Mondolfo sono stati reperiti numerosi documenti che si sono rivelati falsi e utilizzati dalla società anconetana per dimostrare il possesso dei requisiti di capacità tecnica, professionale e finanziaria, ai fini della partecipazione alla gara in questione.

Gli accertamenti, eseguiti mediante indagini bancarie, ispezioni contabili ed escussione di numerosi testi, hanno permesso di riscontrare che la società, al fine di evadere le imposte, era solita ‘auto fatturarsi’, intestando i principali documenti di spesa a ignari o inesistenti fornitori.

Operazione "All fake" della Guardia di Finanza: scoperta evasione e truffqa ai danni dell'UE per un appalto in Costa D'AvorioIl caso più eclatante riguardava  una fattura di 1,8 milioni di euro intestata ad una società inesistente, con posizione IVA corrispondente ad un night club siciliano ed una fattura di 700.000 euro ‘gonfiata’, relativa all’acquisto di una draga, apparentemente emessa da un cantiere navale di Ancona che ha effettivamente realizzato il mezzo meccanico (in realtà per soli 250.000 euro), utilizzata dagli indagati per ottenere indebitamente dalla UE un maggiore afflusso di denaro.

Dall’attività di indagine è emerso inoltre che la società di ristrutturazioni ha partecipato anche ad altre gare internazionali (senza aggiudicarsele), per la manutenzione stradale, comprovando i requisiti con false attestazioni dell’ANAS Compartimento Marche, mentre in territorio nazionale ha truffato varie banche, mediante la presentazione di fatture false, per ottenere cospicui finanziamenti.

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