La Regione azzera i fondi per lo sport, insorge il comitato Marche del Coni
Mobilitazione in tutte le province: "lo sport non vale zero"
Forte contrarietà viene espressa dal Comitato regionale del Coni nei confronti della Regione Marche, che ha “azzerato le risorse per lo sport per il 2015”.
Avviata un’opera di sensibilizzazione da parte del Comitato (Lo sport non vale zero), che ha diramato il seguente comunicato.
Con la decisione presa dalla Regione, vengono meno le risorse per: l’attività motoria nella scuola primaria; le società e gli atleti diversamente abili; le manifestazioni sportive agonistiche e amatoriali; lo sport per tutti e per lo sport sociale.
Non si prevedono finanziamenti per la riqualificazione e ristrutturazione degli impianti sportivi comprese le palestre scolastiche (sia in quota capitale che in conto interessi).
Non ci sono risorse per l’acquisto dei defibrillatori da installare negli impianti entro il corrente anno e per la formazione degli utilizzatori.
Lo sport rappresenta il miglior investimento per il futuro della nostra comunità, come momento educativo, di aggregazione, inclusione e integrazione sociale, come strumento preventivo per il benessere delle persone e il miglioramento della vita, combatte l’obesità e la sedentarietà, favorisce corretti stili di vita, ed è fondamentale per la prevenzione e la tutela della salute.
Grazie agli eventi e alle manifestazioni lo sport rappresenta anche la promozione, lo sviluppo economico-turistico e occupazionale della nostra Regione.
Siamo consapevoli che la legge di stabilità ha prodotto tagli alle risorse delle Regioni, ma non si risana un bilancio regionale con gli 800.000,00 euro che erano destinati allo sport nel 2014.
Risulta miope e inaccettabile la scelta della Regione di azzerare il capitolo dello sport (così come non si condividono analoghi tagli su altre voci di bilancio che servono invece per garantire la coesione sociale del nostro territorio e mantenere alta la qualità della vita).
È bene ricordare che:
“Ogni euro investito sullo sport significa poter risparmiare almeno tre euro sulle future spese sociali e sanitarie della Regione”.
La Regione Marche non può ricordarsi dello sport solo per celebrare le medaglie olimpiche, ma ha il preciso compito di intervenire affinché il movimento sportivo possa arrivare a tanto.
Non mortifichiamo il movimento sportivo marchigiano, composto da 5.400 associazioni sportive e da oltre 135.000 addetti tra atleti, tecnici, giudici e dirigenti sportivi che operano con passione e con puro spirito di volontariato.
Chiediamo alla Regione e ai Consiglieri regionali di poter rivedere le proprie determinazioni, recuperando al più presto le risorse a favore della promozione e la pratica sportiva per i cittadini marchigiani.
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