Camera Penale Militare preoccupata per informatizzazione d’urgenza di adempimenti
L'associazione forense romana esprime dubbi sulle modalità adottate a causa dell'emergenza sanitaria da Coronavirus
Il direttivo della Camera Penale Militare, associazione di rappresentanza forense, ha espresso preoccupazione per le modalità in cui, nella “legislazione d’urgenza” relativa alla contingenza sanitaria dovuta al Coronavirus Covid-19, si è proceduto a digitalizzare i procedimenti giudiziari.
In particolar modo si rileva una “totale assenza nelle disposizioni emanate di una sezione ad hoc per la disciplina in emergenza dei procedimenti davanti ai Tribunali Militari” e si auspica che in sede di normalizzazione e di conversione dei vari “decreti legge” le citate disposizioni “siano, per la giurisdizione militare, fatte oggetto di tutte le necessarie cautele, aggiuntive a quelle ordinarie, con riguardo ai profili di riservatezza e segretezza degli affari concernenti la difesa del Paese, che è principio costituzionale.”
Anche rilevando i rischi di intrusione informatica nelle procedure eventualmente sviluppate sulla piattaforma telematica e la necessità di tenere indenni lo Stato, gli operatori e gli utenti tutti dai rischi della pirateria informatica, il Presidente della Camera Penale Militare, Avv. Saveria Mobrici, ha, il 2 aprile 2020, dichiarato il proprio auspicio “che si costituisca un tavolo paritetico nel quale gli avvocati porteranno le ragioni a sostegno del loro dovere di difendere i cittadini in “ogni stato e grado” di organizzazione della Giustizia”.
Da Camera Penale Militare – www.camerapenalemilitare.it
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