Dissestro idrogeologico, il Consorzio di Bonifica delle Marche interviene a Sassofeltrio
Tre interventi per evitare straripamenti con la stagione delle piogge
Il Consorzio di Bonifica delle Marche interviene contro il dissesto idrogeologico a Sassofeltrio.
Il Consorzio di Bonifica delle Marche è intervenuto nelle ultime ore per ripristinare diverse situazioni critiche nel Comune di Sassofeltrio, onde evitare che in questa stagione delle piogge possano verificarsi straripamenti o disagi alla popolazione.
Il primo intervento è stato realizzato in località C. Salcetti, lungo un tratto di oltre 190 metri.
“Siamo intervenuti per liberare l’alveo di un affluente del Marecchia _ Conca – spiega l’agronoma del Consorzio Tamara Angelini – che risultava completamente ostruito da ramaglie e alberi secchi, ma anche da materiali terrosi che si erano depositati lungo il corso d’acqua. Il primo tratto del fosso era occupato anche da pietrisco e terra provenienti da una frana che si era verificata in un terreno limitrofo a monte. In tutti i 200 metri interessati dai lavori abbiamo liberato l’alveo da un’eccessiva vegetazione ripariale (rovi e alberature non protette) che erano di ostacolo al deflusso”.
Il secondo intervento, sempre nel Comune di Sassofeltrio, è stato fatto in località Ca’ Il Fosco, questa volta in un affluente del Marecchia _ Conca individuato nelle mappe con il numero 189.
L’intervento, che ha coinvolto un tratto di 130 metri circa, ha visto il ripristino della sezione idraulica ostruita da un’eccessiva vegetazione ripariale che ne ostacolava il deflusso.
“Anche in questo caso abbiamo rimosso del materiale litoide che restringeva la sezione di deflusso – chiarisce Tamara Angelini – ma anche rovi presenti o caduti in alveo e lungo gli argini”.
L’ultimo intervento è stato fatto dal Consorzio in località C. Crudi, sempre lungo un affluente del Marecchia _ Conca individuato con il numero 184, lungo un tratto che attraversa la strada Provinciale Conca.
“I lavori hanno interessato il corso a monte della Provinciale per circa 135 metri – spiega l’agronoma del Consorzio – e a valle per 70 metri. Anche in questo caso abbiamo rimosso materiale che ostacolava il regolare deflusso”.
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