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Aerdorica: “un’Ilva in salsa marchigiana?”

Ugl: "in caso di licenziamenti saremo determinati ad accertare le responsabilità di chi ha causato la crisi aziendale"

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Pista aeroporto Falconara

Dopo 10 anni di buone intenzioni, tante parole, 5 Direttori Generali ed Amministratori Unici susseguitisi, 100 milioni di € dei contribuenti marchigiani usati dalla Regione per rilanciare invano l’Aeroporto, l’uso di ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà, cassa integrazione, riduzioni stipendiali illegittime, oggi assistiamo preoccupati alla “guerra”, improvvisa tra Regione Marche ed il Fondo di investimento inglese Njord Adreanna che detiene il 92% di azioni in Aerdorica, società che gestisce l’aeroporto di Falconara.


La Commissione Europea interpellata sulla vicenda Aerdorica sottolinea che ”nel corso delle ultime amministrazioni si sono susseguiti gravi episodi di cattiva gestione che, unitamente a scelte industriali e commerciali non sempre adeguate, hanno fatto sì che la Società entrasse in una fase involutiva, registrando perdite costanti ed altrettanto ingenti” , autorizzando l’aiuto della Regione di 25 milioni € per ristrutturare Aerdorica, precisando però che con tale intervento non bisogna aggravare il livello di disoccupazione della Regione Marche, già in controtendenza rispetto al resto dell’ U.E

Aerdorica invece oggi annuncia che dopo il periodo di Cassa Integrazione Straordinaria, aprirà le procedure di mobilità collettiva, anticamera del licenziamento collettivo per circa 20 lavoratori.

Ricordiamo che le precedenti gestioni dello scalo marchigiano hanno prodotto una voragine di circa 100 milioni di euro per la Regione sino ad arrivare al concordato preventivo.

Ricordiamo altresì che sulla gestione di Aerdorica è intervenuta una Commissione di inchiesta regionale le cui conclusioni non sono pubbliche, ma vanno rese note a tutti i contribuenti marchigiani, perché il disastro è sotto gli occhi di tutti e non è comprensibile il segreto di ufficio posto su un così grave dossier, caratterizzato da in ingente danno alla finanze pubbliche.

Ricordiamo che sinora Aerdorica si è retta sui sacrifici anche economici dei dipendenti, ai quali le gestioni Belluzzi e Massei hanno tagliato parte degli emolumenti costringendoli a vivere in condizioni economiche precarie .
Sin dall’inizio della procedura di concordato abbiamo evidenziato che la proposta concordataria non considerava le decurtazioni agli stipendi dei lavoratori praticate dalle gestioni Belluzzi e Massei, riconosciute illegittime dal Tribunale di Ancona.

Ad oggi per senso di responsabilità non abbiamo richiesto i decreti ingiuntivi, confidando però che un datore di lavoro serio non deve essere costretto da provvedimenti giudiziali per pagare stipendi ai propri lavoratori nella loro interezza, né si possono fare piani industriali pensando di non pagare ai dipendenti ciò che loro spetta.

Abbiamo dato disponibilità per 12 dipendenti ad accettare la procedura di esodo agevolato sollecitato dal Fondo, però registriamo che per gli assistiti dall’UGL e dell’Avv. Corrado Canafoglia ad oggi non c’è stata alcuna definizione da parte dell’Azienda, a differenza degli assistiti di altre sigle sindacali che hanno invece ottenuto l’esodo a condizioni su cui è stato posta la clausola di riservatezza, nonostante la presenza della Regione Marche nel capitale sociale.
Ma fatto ancor più grave è che da una parte Aerdorica minaccia licenziamenti di massa, dall’altra effettua nuove assunzioni ed utilizza ditte esterne: ci sembra di rivivere le gestioni precedenti .

L’aeroporto di Falconara è un’infrastruttura importante per le Marche e la sua economia, anche sotto il profilo occupazionale per i dipendenti che lavorano in essa.

A questo punto chiediamo alla Regione Marche di:
1- mantenere fede agli obblighi assunti con il Fondo, versando quanto si era impegnata a corrispondere ad Aerdorica;
2- ricollocare i dipendenti che venissero licenziati, non dimenticando che Aerdorica è parte di un’Holding che fa capo alla Regione ed in quanto tale quest’ultima non può esimersi da responsabilità;
3- proceda giudizialmente in tutte le sedi più opportune contro chi ha portato Aerdorica in queste condizioni;
4- renda pubbliche le conclusioni della Commissione di inchiesta regionale sulle gestioni di Aerdorica.
5- renda pubbliche le condizioni di vendita delle azioni vendute dalla Regione al Fondo ed ogni atto o patto eventualmente intercorso tra le parti

Chiediamo ad Aerdorica ed al Fondo di investimento inglese Njord Adreanna di:
1- attuare il piano industriale per salvare l’aeroporto ed i dipendenti, aumentando il fatturato e non solo pensando a tagliare posti di lavoro;
2- chiuda le procedure di esodo volontario anche con noi alle stesse condizioni praticate agli assistiti delle altre sigle sindacali, senza dimenticare che a Morriale, nonostante i noti problemi giudiziari, sono stati riconosciuti 40 mensilità lorde.
3- ripristini i contratti di lavoro alle condizioni indicate dal Tribunale di Ancona, così evitando le spese legali di eventuali giudizi.

Noi ed i nostri assistiti abbiamo tenuto un atteggiamento responsabile, ma allo stato non c’è stato riconosciuto.

Si ricordino però tutti i protagonisti di questa vicenda che in caso di fallimento o di licenziamenti selvaggi noi saremo determinati ad accertare le responsabilità di chi ha causato e/o aggravato tale crisi aziendale con un sperpero enorme di denaro pubblico.

Evitate di fare di Aerdorica e dell’aeroporto di Falconara un’altra Ilva !

Da

U.G.L. Trasporto Aereo Marche —- Avv. Corrado Canafoglia, U.N.C. Marche

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