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Sindacati sempre più preoccupati della situazione in Area Vasta 2

"L'intenzione è cedere ulteriori servizi al privato?"

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Sanità, ospedali, intervento chirurgico

CGIL CISL UIL di Ancona tornano a manifestare la loro preoccupazione per le sorti della sanità pubblica nella provincia capoluogo.


“Abbiamo assistito – spiegano – ad un singolare ripensamento: la somma destinata (in data 2 luglio) all’Area Vasta 2 di Ancona è stata pesantemente ridotta il 18 luglio scorso. Dopo la prima ripartizione infatti – attuata con “determina” ASUR 359 del 2/7/2019 – l’ASUR è tornata sui suoi passi e – con determina 380 del 18/7/2019 – ha rivisto la distribuzione delle risorse: mantenendo inalterato il totale delle disponibilità, ma togliendo 7 milioni di euro all’Area Vasta 2 di Ancona”.

A detta delle sigle sindacali si tratta di “un’operazione fortemente penalizzante per l’AV più grande e complessa delle Marche che – con il taglio di 7 milioni alla voce personale, beni, servizi, medici convenzionati, altri costi – allontana ulteriormente le risorse assegnate alla sanità anconetana (pari a 663 milioni) dalle effettive necessità e persino da quanto definitivamente assegnato nel 2018 (determina ASUR 193 del 10/4/2019): 688 milioni”.

“Si pensa dunque di garantire, nel 2019 – concludono Cgil, Cisl e Uil – la stessa qualità e quantità della risposta sanitaria nella provincia di Ancona spendendo quasi 25 milioni in meno?. O l’intenzione è, forse, quella di cedere ulteriori servizi al privato?”.

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