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Sei domande a Matteo Salvini in visita nelle Marche

I sindacati assieme: "ci risponda nel merito su questioni importanti, lasciando da parte la campagna elettorale"

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In occasione del tour elettorale nella nostra regione – che prosegue anche oggi, giovedì 9 maggio – del vicepresidente del consiglio dei ministri, nonché ministro degli Interni, Matteo Salvini, CGIL-CISL-UIL rivolgono allo stesso ministro 6 domande, qui elencate:


1) Qual è la politica del Governo sugli investimenti e sulle infrastrutture? Cosa intende fare per incentivare la ripresa del territorio visto che 2/3 della regione è stata colpita dal grande sisma del Centro Italia? Nella visione del Governo che livello di priorità ha la realizzazione della direttrice Fano-Grosseto e quali sono i tempi di riapertura dei cantieri?

2) Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, cosa intende fare il Governo per arginare la presenza della criminalità organizzata nelle Marche e qual è la strategia messa in atto per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nei principali settori produttivi e in particolare nel sistema degli appalti? E poi cosa ha in previsione di fare il Governo per la sicurezza nei luoghi di lavoro visto che nei primi 3 mesi dell’anno sono cresciuti nella nostra Regione di quasi il 5%?

3) Dalle elaborazioni realizzate da “Itinerari Previdenziali” a partire dai dati sulle dichiarazioni dei redditi a fini Irpef diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate emerge che il 12% dei cittadini paga il 58% delle tasse. Qual è strategia del Governo per arginare l’evasione fiscale coniugando tali politiche con il principio costituzionale di progressività dell’imposizione fiscale?

4) Dopo 70 anni di attività è stata aperta la procedura di chiusura dello stabilimento pesarese della ex Pica e con essa si spegnerà l’ultima fornace per la produzione di materiale edile di rilevanti dimensioni nelle Marche. Un autentico paradosso per una regione “terremotata”, nella quale il tema della ricostruzione dovrebbe essere centrale. Da oltre un mese dalla richiesta di incontro, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dal Ministero per lo sviluppo economico, e per i lavoratori e le lavoratrici appare sempre più concreto l’incubo della perdita del posto di lavoro. Il Governo ha alcuna volontà politiche di impegnarsi per affrontare seriamente la questione?

5) Il sistema degli SPRAR si è dimostrato lo strumento migliore per gestire il fenomeno migratorio di massa e contemporaneamente garantire l’integrazione. Quali sono state le ragioni che hanno spinto il Governo a depotenziare tale sistema? Qual è il modello e la strategia alternativa elaborata dal Governo, per raggiungere l’obiettivo della piena integrazione?

6) Da almeno 8 anni la Regione Marche ha annunciato il progetto di realizzazione di un nuovo ospedale, che dovrebbe sostituire i due attuali presidi ospedalieri di Pesaro e Fano. La regione Marche intende realizzare tale opera adottando lo strumento del project financing, sul quale come Cgil Cisl e Uil abbiamo già espresso forti perplessità per l’oggettivo incremento dei costi di realizzazione. Considerato che il territorio ha l’assoluta necessità di dotarsi di una nuova, moderna ed efficace struttura ospedaliera, perché il Governo non procede al rifinanziamento del fondo nazionale per l’edilizia sanitaria e destinarne almeno in parte le risorse almeno a quelle regioni con il bilancio sanitario in pareggio?

“Ci piacerebbe avere qualche risposta e una interlocuzione che affronti il merito delle cose da fare, lasciando da parte il clima da campagna elettorale”, concludono le sigle sindacali.

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