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Regione Marche, al Difensore civico il compito di Garante per il diritto alla salute

Da Andrea Nobili la proposta di avviare, quanto prima, un confronto istituzionale

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Andrea Nobili

I Difensori civici possono assumere anche il ruolo di Garanti per il diritto alla salute. Lo stabilisce la legge nazionale del 2017, meglio conosciuta come “Gelli – Bianco”, in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita e di responsabilità professionale, lo chiedono cittadini ed associazioni sempre più alle prese con problemi e disfunzioni del settore sanitario.

La possibilità di compiere questa scelta è affidata alle Regioni, chiamate anche a disciplinare la struttura organizzativa, che prevede la rappresentanza delle associazioni dei pazienti ed il necessario supporto tecnico. Alcune hanno provveduto all’adeguamento, altre si erano mosse precedentemente in questa direzione, mentre in diversi casi il percorso è in itinere.

E nelle Marche? Il Garante Andrea Nobili, dal febbraio scorso Presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, propone l’avvio di un confronto istituzionale, finalizzato a valutare la possibilità di mettere in atto quanto previsto dalla legislazione nazionale. Il suo invito è rivolto ai Presidenti di Giunta, Consiglio e Commissione sanità, Ceriscioli, Mastrovincenzo e Volpini.

“Per fornire indicazioni precise alle Regioni – spiega – il prossimo 25 giugno, insieme alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, il Coordinamento promuoverà una specifica iniziativa a livello nazionale. L’intento primario è quello di affrontare, in modo compiuto, la questione della sicurezza relativamente alle cure erogate nell’ambito del servizio sanitario”.

Secondo Nobili, però, “è altrettanto importante pensare all’incentivazione della mediazione, al sostegno nei confronti di una nuova cultura per la prevenzione della lite, all’accrescimento della soluzione bonaria dei conflitti. Da tenere conto che, nel corso degli ultimi anni, l’ufficio regionale del Difensore civico ha consolidato ed implementato il proprio ruolo di interlocutore dei cittadini, fornendo un valido ausilio nei casi di iniquità, inefficienze e ritardi dell’azione pubblica”.

Sul versante delle funzioni da svolgere, la normativa prevede che al Difensore civico – Garante per il diritto alla salute possa rivolgersi, in forma gratuita, qualsiasi cittadino destinatario di prestazioni sanitarie erogate da soggetti pubblici o convenzionati. Una volta verificata la fondatezza delle segnalazioni sarà possibile intervenire in base agli strumenti stabiliti dalla legislazione.

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