Incontro di Anci Marche ed Ifel sulle prospettive della finanza locale nel 2019
Guido Castelli (Ifel): "Ineludibile il riordino della disciplina della finanza locale"
Semplificazione e riordino delle norme. Ecco le richieste dei comuni emerse dal seminario di studio organizzato da Ifel ed Anci Marche nella sala consiliare del Comune di Civitanova Marche sul tema “Le Prospettive della finanza locale nel 2019”.
Dopo i saluti del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica e di Guido Castelli, Presidente dell’Ifel che ha portato il contributo anche del presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, Andrea Ferri, Responsabile Finanza Locale Ifel ha approfondito i temi relativi alla Legge di Bilancio 2019 per una lettura d’insieme sulle novità e le questioni aperte.
“Si tratta di una legge di stabilità tra luce ed ombre– ha detto Castelli nel corso dei lavori perché al netto di alcuni contributi positivi che l’Anci ha ritenuto validi e condivisibili nello strumento principe per la determinazione finanziaria per l’annualità 2019 ci sono delle cose importanti sugli avanzi di bilancio, sugli investimenti e per i piccoli comuni, quindi è indubbio che si sia mosso per il verso giusto. Il giudizio è meno positivo per quanto concerne la spesa corrente. Ci aspettavamo qualcosa di più dopo il triennio di blocco di alcuni trasferimenti che erano stati tagliati ai Comuni e contavamo che si potesse riattivare un fondo di circa 516 milioni di euro che avrebbe garantito più respiro alle autonomie“.
“Inoltre – ha aggiunto Castelli – dopo la legge di stabilità, con il decreto semplificazione, il governo ha ritenuto di dover rimpinguare il fondo Imu-Tasi che era stato ridotto di circa 110 milioni. Il fatto che ci siano lati più oscuri e più luminosi non ci esime dal riaffermare la convinzione che occorra riordinare la materia della finanza locale perché diversamente i comuni rischiano di essere delle protesi del sistema statale”. Venendo agli aspetti di ordine regionale, “per le Marche il tema fondamentale è sempre quello del terremoto per il quale attendiamo una regolazione semplificata di cui si parla molto ma che tarda dall’essere attuata e sappiamo che ci sono dei confronti in corso”.
“Sulla questione del personale – ha detto Andrea Ferri, Responsabile Politiche per il personale di Anci – lo sblocco del turnover è significativo e importante. Siamo in attesa di conoscere l’esito di alcune leggi delega che potrebbero centralizzare fortemente il sistema di reclutamento del personale. Quando Anci specifica il contributo richiesto agli enti locali che è stato in questi anni sproporzionato al risanamento dei conti pubblici italiani, parliamo di circa 10 miliardi. Il 78% di questi 10 miliardi di risparmio determinati dai comuni sono stati rappresentati dal blocco del turnover quindi da spesa da personale in meno, almeno il 15% di personale in meno che rende asfittici moltissimi degli uffici degli 8.000 comuni”.
Daniela Ghiandoni, Dirigente del Settore Ragioneria del Comune di Ancona ha fatto il punto sulla gestione, programmazione, liquidità e tempi di pagamento sottolineando le criticità di un sistema complesso che mette in difficoltà spesso le aziende che devono legittimamente ricevere dei pagamenti.
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