Declassamento della Questura di Ancona, incontro tra Mastrovincenzo e Siulp
Ribadite le ripercussioni negative che si avrebbero con la retrocessione in terza fascia
L’ipotizzato declassamento della Questura di Ancona di nuovo al centro dell’attenzione nel corso di un incontro, ospitato a Palazzo delle Marche, tra il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, il segretario regionale aggiunto del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia), Marco Girolimini e quelli provinciali Alessandro Bufarini e Maria d’Ambrosio.
Come ribadito in altre occasioni, le conseguenze di una retrocessione in terza fascia, con un passaggio da funzioni da dirigete generale a dirigente superiore, sarebbero particolarmente negative, determinando problemi per quanto riguarda le dotazioni organiche, già in sofferenza, ed i mezzi a disposizione.
Uno scenario di questo tipo porterebbe di fatto alla riduzione dell’azione di controllo sul territorio regionale, soprattutto per quanto riguarda la lotta al crimine organizzato e la repressione del terrorismo, con inevitabili riflessi negativi anche sull’attività dei commissariati di Osimo, Senigallia e Fabriano, nonché sull’immagine complessiva di una Questura che annovera tutte le specializzazioni di settore.
Nei giorni scorsi Mastrovincenzo ha presentato, insieme al consigliere Boris Rapa, una mozione nella quale si impegna il Presidente della Giunta a mettere in atto tutte le azioni possibili presso il Ministero dell’Interno e le altri sedi ritenute opportune per impedire l’ipotizzato declassamento. La discussione dell’atto da parte del Consiglio, è stato anticipato dal Presidente, sarà calendarizzata per il prossimo 19 marzo.
“Come ho avuto modo di evidenziare nel corso della conferenza stampa di “Libera” con il Procuratore Sergio Sottani – ha fatto presente Mastrovincenzo – non dobbiamo abbassare la guardia, garantendo il massimo controllo della nostra regione, che ha una media superiore rispetto a quella nazionale per quanto riguarda i reati legati alla criminalità organizzata. La massima funzionalità della Questura di Ancona è determinante per garantire la sicurezza a tutti i cittadini”. Al termine dell’incontro l’impegno di seguire costantemente l’evolvere della situazione.
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