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Regione Marche, una mozione contro il declassamento della Questura di Ancona

Il Presidente della Giunta viene impegnato a mettere in atto tutte le azioni possibili per scongiurare la decisione

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Questura di Ancona e volante, polizia, 113

Mettere in atto tutte le azioni possibili presso il Ministero dell’Interno e le altri sedi ritenute opportune per impedire il declassamento della Questura di Ancona. È l’impegno chiesto al Presidente della Giunta attraverso una mozione sottoscritta dai consiglieri regionali Boris Rapa (Uniti per le Marche) ed Antonio Mastrovincenzo (Pd).

Nell’atto si fa riferimento al piano di riassetto generale, presentato nel 2018, in base al quale il territorio di Ancona verrebbe considerato come meno pericoloso rispetto ad altre realtà e conseguentemente la Questura verrebbe retrocessa in terza fascia, con decremento di mezzi e personale ed inevitabile riduzione dell’azione di controllo del territorio regionale. Da considerare che la pianta organica della stessa Questura è ferma al 1989 e “rispecchia – si legge – una realtà che non esiste più, mentre l’età media dei componenti si attesta sui 48 anni e ci sarebbe la necessità di aumentare gli effettivi.

La mozione fa anche riferimento all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello e nello specifico all’intervento del Procuratore Sergio Sottani, che ha messo in guardia rispetto ad un aumento nelle Marche di situazioni pericolose, come la penetrazione della criminalità organizzata, il traffico di sostanze stupefacenti, gli atti di violenza sulle donne (si registra una crescita del 21% nell’ultimo triennio), i reati di falso in bilancio (da 12 casi a 31) e le truffe informatiche (con un più 26%). Inoltre nell’atto viene evidenziato che il territorio di Ancona presenta delle peculiarità specifiche, come aeroporto e porto, dove transitano ogni anno migliaia di passeggeri, tir e merci.

“La diminuzione di risorse ed il mancato turnover del personale – viene specificato – non si rifletteranno solo sulla questura di Ancona, ma anche sui commissariati di Osimo, Senigallia e Fabriano, che rischiano seriamente di non riuscire più a coprire con una pattuglia tutte le fasce orarie della giornata, come va segnalando da tempo il Siulp (Sindacato unitario lavoratori polizia)”.

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