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La giunta delle Marche adotta il piano di gestione delle aree costiere

28km di nuove scogliere e 37 interventi, Sciapichetti: "Introdotta la fascia di rispetto da consumo di suolo"

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Angelo Sciapichetti

La Giunta regionale ha adottato il Piano di gestione integrata delle aree costiere, lo strumento di programmazione tecnica che disciplina gli interventi di difesa della costa.

Previsti 28 km di nuove scogliere (26 km emerse e 2 km sommerse) e 37 nuovi interventi strutturali per un totale di 288 milioni di euro in 10 anni attraverso una programmazione pluriennale delle risorse regionali disponibili e di quelle private, nazionali e comunitarie utilizzabili. Per la manutenzione delle opere esistenti invece si stima un fabbisogno di 2,2 milioni l’anno.

“Il Piano è stato aggiornato attraverso una riorganizzazione delle attività di gestione della costa che l’amministrazione regionale metterà in campo nei prossimi 10 anni – spiega l’assessore alla Difesa della costa Angelo SciapichettiOltre a prevedere interventi per il consolidamento delle difese attuali, si estende la protezione del litorale per un ulteriore 5% (130 km su un totale di 176 km).

Le correzioni del Piano recepiscono il mutato e delicato quadro normativo, le direttive comunitarie e soprattutto si propongono di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto ed il conseguente sollevamento del mare. La vulnerabilità delle nostre coste è in aumento – sottolinea Sciapichetti – e questo provvedimento si propone di riequilibrare e gestire questa tendenza attraverso una serie di interventi ad hoc.

C’è anche una novità normativa che consiste nell’introduzione di una “fascia di rispetto” da ulteriore consumo di suolo così come previsto dalle ultime disposizioni europee (Direttiva Alluvioni). All’interno della “fascia di rispetto” gli interventi saranno disciplinati in conformità ai principi generali della conservazione e valorizzazione del patrimonio costruito con l’obiettivo di dare piena autonomia alle singole amministrazioni proponenti della valutazione della compatibilità delle trasformazioni previste e al contempo di minimizzare l’interferenza con l’equilibrio idrodinamico del litorale.

La normativa prescrittiva – conclude l’assessore – risulta quindi graduata in base alla localizzazione, alla destinazione d’uso, alla natura dell’intervento edilizio e solo in alcuni casi puntuali è richiesto il parere vincolante e obbligatorio della struttura tecnica regionale competente in materia. Sono previste inoltre deroghe e agevolazioni per imprese balneari virtuose”.

Dopo la pubblicazione dell’atto sul Bollettino ufficiale della Regione Marche, si avvierà la fase della consultazione con gli enti pubblici e privati coinvolti: i Comuni costieri e le categorie sociali ed economiche interessate (operatori balneari e turistici, pescatori). Le osservazioni dovranno pervenire entro 90 giorni dalla pubblicazione e saranno valutate prima della definitiva adozione del Piano con parere motivato della Vas e VincA e la successiva trasmissione in Consiglio regionale.

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