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Riordino delle Province, le Marche stanno attuando le disposizioni nazionali

Il punto sui provvedimenti, Canzian: “Manca la copertura finanziaria per esercitare le funzioni”

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Le Provincie marchigiane

La Regione Marche sta correttamente attuando le disposizioni contenute nella legge 56/2014, per il riordino delle funzioni delle Province”. Lo riferisce il vice presidente e assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian.

La Giunta regionale, il 6 ottobre scorso, ha costituito l’Osservatorio regionale per il riordino delle funzioni delle Province, composto da esperti designati dall’Anci Marche (Comuni), dall’Upi Marche (Province) e dalla Regione – continua Canzian – Si sono tenute tre riunioni e ne sono state programmate altre nel corso del corrente mese, per giungere alla validazione della mappatura dei beni e delle risorse connesse alle funzioni delle Province e per l’individuazione delle funzioni oggetto di riordino, in modo da elaborare una condivisa proposta di legge regionale”.

Il clima, all’interno dell’Osservatorio, sottolinea il vicepresidente “è collaborativo e costruttivo, e si sta facendo un buon lavoro. Nel sito internet regionale www.marchentilocali.it alla pagina Comuni e Province è disponibile la documentazione dell’attività dell’Osservatorio e, in particolare, l’elenco delle funzioni fondamentali provinciali, articolate per procedimenti, insieme alla ricognizione delle funzioni e delle risorse a esse collegate.

Nel corso dei lavori dell’Osservatorio, è emerso che il problema principale, che accomuna gli enti locali e la Regione, è l’assenza di copertura finanziaria della spesa per l’esercizio delle funzioni, fondamentali e non, di tutti gli enti locali, della Regione e in particolar modo delle Province. Gli enti che dovrebbero subentrare nell’esercizio delle funzioni provinciali, in assenza della relativa copertura finanziaria, non sarebbero certamente in grado di coprire la spesa con risorse proprie.

Il problema, pertanto, non è risolvibile solo con interventi normativi, per cui l’azione Regionale si è spostata sui tavoli di confronto presso la Conferenza Stato – Regioni, dove sono state chieste garanzie per la tutela dei livelli occupazionali e per i servizi fondamentali gestiti dalle Province. I rappresentanti del Governo mi sembra abbiano compreso l’oggettiva difficoltà di dare attuazione alla legge Delrio”.

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