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Marche, non si placa lo sciame sismico nel centro Italia

Diverse le scosse registrate, la più significativa di magnitudo 2.9

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Sismografo in azione

Anche in questi giorni è ancora molto attivo lo sciame sismico che interessa la zona del cratere dell’Italia Centrale iniziati oramai nell’agosto del 2016.

Una nuova serie di scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione anche se al momento non si segnalano danni a cose o persone a partire dalle prime ore del 30 aprile. La prima scossa di magnitudo 2.1 con epicentro a Pieve Torina all’1,42, poi 2.0 alle 8,18 (Pieve Torina), 2.9 alle 13,24 (Pieve Torina); 2.1 alle 13,54 (Pieve Torina), 2.3 alle 14,07 (Norcia) e 2.3 alle 15,05 (Muccia).

I movimenti tellurici vanno ad aggiungersi alle altre scosse segnalate a cavallo tra marzo ed aprile: le più forte quella del 4 aprile, di magnitudo 4, avvertita chiaramente fino alle costa; lo scorso 25 marzo di magnitudo 3, e ancora prima, l’8 e 9 marzo di magnitudo 3,6; una situazione che rende sempre più difficile la vita quotidiana delle persone che si trovano nei comuni a ridosso del cratere sismico marchigiano, costrette a vivere con il costante timore di nuovi crolli.

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