Le Marche al Vinitaly 2018: con 141 aziende e 258 etichette festeggiano i 50 anni della Doc
Ceriscioli: “Verona vetrina della qualità marchigiana”. Casini: “Rafforziamo la nostra immagine e promuoviamo le nostre produzioni”
Nell’anno del 50° anniversario della Doc (Denominazione di origine controllata) del Rosso Piceno e del Verdicchio dei Castelli di Jesi, le Marche confermano la tendenza consolidata negli ultimi anni: Bianchi di punta (Verdicchio, Pecorino e Passerina in testa), 20 denominazioni autoctone dalla forte identità territoriale, biologico in crescita (seconda regione in Italia per l’incidenza del BIO sul totale della superficie vitata).
Sono ancora queste le carte vincenti delle Marche del vino alla 52a edizione di Vinitaly, in programma, a Verona, dal 15 al 18 aprile. Parteciperanno con 141 aziende: 67 presenti in stand singoli tra i vari padiglioni, 74 nell’area della Regione Marche (padiglione 7, C6/7/8/9), coordinata assieme ai due Consorzi regionali (l’Istituto marchigiano di tutela vini con 59 aziende e il Consorzio Vini Piceni con 15 aziende).
La “collettiva” della Regione schiera 258 etichette che verranno presentate, nella Terrazza Marche, alla libera degustazione degli operatori. Un successo, questa iniziativa, che ogni anno conferma la positività della proposta, segnalata dalla grande adesione sempre registrata. E a Verona la società agricola la Staffa di Staffolo verrà insignita con il Premio “Benemerito della Viticoltura 2018” Intitolato ad Angelo Betti.
Il riconoscimento va ai benemeriti della vitivinicoltura italiana, su indicazione delle Regioni. Le Marche hanno segnalato la giovane azienda, realtà artigianale che si sviluppa su sei ettari di vigneto, agricoltura di ispirazione naturale vigneti maturi, una grandissima passione per l’agricoltura rispettosa dell’ambiente e per il buon vino.
Vinitaly non è però solo vino, ma anche olio: al Salone internazionale dell’olio e dell’agroalimentare di qualità, le Marche, al padiglione C, saranno presenti con 19 espositori. Per l’olio extravergine Igp Marche, che ha guadagnato il logo di identificazione geografica protette dell’Unione europea nel 2017, si tratta di una “prima” eccezionale per proporre il meglio della produzione oleicola locale, dal momento che il marchio coinvolge il 76% della superficie regionale e le principali aree olivicole. Il Vinitaly, secondo il presidente della Regione Luca Ceriscioli, “rappresenta un evento significativo per rafforzare l’immagine di qualità delle Marche. È una tappa importante della promozione internazionale perché la vocazione di tutte le imprese è quella di guardare fuori dal Paese, laddove esiste un’attenzione particolare per i prodotti di qualità. Sosteniamo questo percorso con iniziative mirate e la partecipazione agli eventi più prestigiosi, come il Salone di Verona”.
Qualità e legame con il territorio “saranno il nostro biglietto da visita a Verona – ha sottolineato la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Con due anniversari, Verdicchio dei Castelli di Jesi e Rosso Piceno, e una prima assoluta, olio Igp Marche, abbiamo l’opportunità di esporre al grande pubblico le nostre eccellenze su un palcoscenico prestigioso. Coglieremo l’occasione per rafforzare la nostra immagine e promuovere le nostre produzioni”.
Casini ha anche ricordato che al Vinitaly dello scorso anno le Regioni hanno consentito di destinare alle zone terremotate il 3% della propria dotazioni dei Psr, invece del 2% concordato. “Questa decisione ha portato alle Marche 159 milioni di euro di solidarietà. A distanza di un anno, la rimodulazione delle risorse è stata fatta, l’Europa ha validato il programma e i bandi sono in pubblicazione. Ne approfitto anche per precisare che la gestione dei 18 milioni per le strade interpoderali può essere in capo ai comuni qualora ne manifestassero la volontà. A Verona, insomma, ribadiremo anche il nostro impegno per la rinascita delle aree devastate dal sisma”.
Il dirigente del servizio Agricoltura, Lorenzo Bisogni, ha ripercorso gli investimenti a favore del settore enologico marchigiano sostenuti con le risorse del Programma di sviluppo rurale che hanno consentito di elevare la qualità dei vini marchigiani. Il dirigente del servizio Internazionalizzazione Riccardo Strano ha anticipato iniziative promozionali in Giappone per promuovere l’export dei vini marchigiani.
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