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Marche, lieve il bilancio dei feriti dai botti della notte di Capodanno

Solo sette le persone coinvolte, nessuna con gravi conseguenze

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Fuochi artificio, botti di Capodanno

E’ lieve il bilancio dei feriti a causa dell’uso di botti e fuochi artificiali nella notte di Capodanno nelle Marche. Il quadro, tracciato dalle varie Questure, che sono state impegnate nei giorni scorsi in attività di prevenzione, illustra un trend positivo rispetto gli anni passati.

Ad Ancona un uomo ha riportato ferite al volto, a Osimo un altro alla mano. Un solo ferito tra le province di Ascoli Piceno e Fermo: si tratta di un 32enne romeno, a cui è scoppiato un petardo in mano: per lui si parla di una prognosi di 10 giorni. Quattro i feriti in provincia di Pesaro Urbino, tra cui due bambini di 10 e 11 anni con bruciature alle mani. Altri due episodi si sono registrati a Pergola e Fossombrone: nel primo caso a farne le spese è stato un 50enne, nel secondo un 15enne: entrambi hanno subito ustioni maneggiando petardi. Sono stati curati in ospedale con prognosi di 10 giorni. Ad Ancona, una Volante è intervenuta per una pensilina del bus distrutta dalle fiamme provocate da alcuni ‘razzi’. Il responsabile, un 30enne campano, è stato denunciato. Ad Ascoli i poliziotti hanno soccorso due cani che si aggiravano per strada terrorizzati dai botti e li hanno restituiti ai proprietari. Nessuno dei feriti elencati nelle varie province ha riportato danni gravi.

Positivo il trend anche su scala nazionale: per il quinto anno consecutivo non c’è stata nessuna morte correlata ai botti di Capodanno; mentre il numero totale dei feriti è in lieve aumento: a fronte dei 184 dello scorso anno, stavolta sono stati 212, di cui 36 hanno dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero. Questo il bilancio del Dipartimento della Pubblica sicurezza, che segnala anche un incremento dei ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco, che sono stati 11 rispetto ai 6 dell’anno passato. In particolare, i feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni sono stati 203 (a fronte dei 168 del 2017) e 9 quelli più gravi (12 l’anno scorso).

In aumento i minorenni coinvolti: 50 quelli che hanno riportato lesioni, contro i 48 dell’anno passato. Ma soprattutto il numero dei più piccoli feriti, quelli con meno di 12 anni, è in aumento, passando da 22 a 35 (mentre quello dei ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni è sceso dai 26 dello scorso anno ai 15 attuali).

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