“La politica lavora per fare fuori le comunità locali dalla gestione dei parchi delle Marche”
Le associazioni ambientaliste: "non ci sono risorse certe e stabili per le aree naturali, siamo molto preoccupati"
La Alleanza delle Associazioni Ambientaliste osserva con preoccupazione la rotta senza bussola della Regione Marche sul problema dei parchi.
E’ dal 2015 che i Parchi e le riserve naturali non godono più di finanziamenti certi e stabili. L’entità dei finanziamenti è stata ridotta fino ad impedire loro di svolgere i compiti affidati dalle legge istitutiva e riescono a malapena a pagare gli stipendi del pochissimo personale a disposizione. La erogazione dei pochi finanziamenti avviene con ritardo di un anno, ogni anno.
Le denunce da parte dei presidenti dei parchi in particolare di quello del Cònero, Giacchetti prima e Stacchiotti dopo non hanno avuto esito. Anzi, come una vendetta, sul parco del Cònero si è abbattuto il commissariamento deciso dalla Giunta Regionale con la nomina di un architetto di Ancona, già assessore per svariati anni del comune di Ancona.
Il problema è che la Giunta Regionale ha deliberatamente eliminato la partecipazione, alla gestione del Parco, sia dei comuni esistenti sul territorio che delle categorie che per legge regionale devono contribuire alla stessa: agricoltori ed ambientalisti. Ciò sulla base, vuoi di una difficoltà a scegliere il rappresentante della Regione Marche, sia di uno strumentale utilizzo di una nota dei quattro comuni interessati in cui si metteva in evidenza la sostanziale impossibilità di funzionamento persino dell’attività ordinaria dell’ente, tale da aver fatto ritenere si fosse ormai raggiunta “la fase della vera e propria emergenza”, proprio a causa dell’assenza di finanziamenti regionali.
Mentre a livello nazionale quelle forze politiche cercano di coinvolgere le comunità locali nella gestione dei parchi nazionali, a livello marchigiano le fanno fuori.
Ennesima prova è la proposta di legge n.67 firmata in questi giorni dai consiglieri di maggioranza Giancarli, Biancani, Giacinti, Micucci che vuole togliere la gestione del parco della Gola della Rossa Frasassi alla Unione Montana il cui presidente da qualche mese non è più un rappresentante di maggioranza (come avvenuto da sempre) ma un rappresentante dell’opposizione, quindi bisogna cambiare le carte in tavola, con strascico di commissariamento di 180 giorni in attesa di un “nuovo organismo” (?!?).
E’ evidente come siano gli interessi politici, di parte e del momento, a guidare la gestione dei parchi, in assenza di una cultura politica che abbia cura veramente dell’ambiente.
Da
L’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane di Forum Paesaggio Marche, Italia Nostra Marche, Lipu Marche, Lupus in Fabula, Pro Natura Marche, Terra Mater, WWF Marche
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