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Giunta Marche adotta Variante al Piano della costa: sette gli interventi previsti

Paola Giorgi: "Una risposta alle criticità più urgenti, a seguito degli eventi meteo degli ultimi due anni"

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Paola Giorgi

Su proposta dell’assessore Paola Giorgi, al termine dell’iter di pubblica consultazione previsto, la Giunta regionale ha adottato definitivamente, il 17 novembre, con il parziale accoglimento delle osservazioni pervenute e trasmesso all’Assemblea legislativa per la definitiva approvazione, la Variante al Piano della costa, un nuovo strumento di programmazione per gestire la fascia litoranea maggiormente danneggiata dalle violente mareggiate del 2013 e del 2014.

I tratti costieri interessati dalla variante sono sette: dal porto di Fano alla foce del fiume Metauro; dalla foce del Metauro a quella del Cesano; dal porto di Senigallia alla foce del fiume Esino; dalla foce del Musone a quella del Potenza; dalla foce del Potenza al porto di Civitanova Marche; dalla foce del fiume Tenna alla struttura portuale di Porto San Giorgio.

“Nel corso delle ultime stagioni invernali, la fascia costiera marchigiana è stata colpita da innumerevoli eventi meteo marini molto intensi che hanno causato rilevanti danni agli abitati e alle infrastrutture prossime alla linea di riva e resi maggiormente vulnerabili alcuni tratti di litorale – evidenzia l’assessore alla Difesa della Costa, Paola GiorgiSi è resa quindi necessaria una variante al Piano vigente del 2005 che consenta di gestire una situazione divenuta critica anche a seguito della mancanza di apporto di materiale solido fluviale per il naturale ripascimento della fascia costiera e il monitoraggio della linea di costa che ha messo in evidenza la necessità di ritarare gli interventi da realizzare.

I fenomeni erosivi, a seguito dei forti eventi meteo marini, hanno coinvolto tratti dove sono presenti centri abitati e infrastrutture, in cui il Piano vigente non prevede sufficienti opere di difesa per garantirne la stabilità. Segnalazioni puntuali di danni alla infrastrutturazione ferroviaria sono poi pervenute da RFI (Rete ferroviaria italiana) con cui si è iniziata una intensa attività di collaborazione per affrontare la problematica in maniera sinergica.

Oltre ad aver affrontato, con questo atto, le situazioni di emergente criticità, stiamo predisponendo il totale aggiornamento del Piano integrato di gestione costiera, di cui, entro dicembre, verrà pubblicato l’avvio del procedimento che coinvolgerà tutti gli attori che incidono, a vario titolo, sulla costa e le sue attività.

Nel frattempo, al fine rendere funzionale alla gestione delle aree costiere la recente normativa regionale di manutenzione dei fiumi, che prevede anche la valorizzazione del materiale litoide, l’ARPAM ha avviato un percorso per la caratterizzazione delle zone di sovrasedimentazione delle aste fluviali principali, così da valutarne le caratteristiche chimico batteriologiche e granulometriche per l’eventuale utilizzo in attività di ripascimento.

Una volta approvata dall’Assemblea legislativa, la Variante consentirà di riprogrammare gli interventi a difesa dei tratti costieri indicati, consentendo soluzioni progettuali più rispondenti alla situazione attuale e non prevedibile già nel 2005, anno di adozione del Piano, nel pieno rispetto della tutela e della salvaguardi ambientale.

Le principali criticità evidenziate nella fase istruttoria vengono risolte dalla variante, mentre altre sono demandate alla fase esecutiva che dovrà individuare le soluzioni progettuali più idonee.

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