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Cambio orario: nella notte tra il 25 e 26 ottobre ci saluta l’ora legale

Torna l’ora solare: lancette degli orologi un’ora indietro

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Ora-solare

Più che l’equinozio d’autunno, è questa la data che in tempi moderni sancisce il passaggio tra estate e inverno. Come consuetudine l’ultimo week end del mese di ottobre coincide con il ritorno dell’ora solare: le lancette degli orologi alle 3.00 della notte a cavallo tra il 25 e 26 ottobre dovranno essere portate indietro di un’ora regalandoci così 60 minuti in più di sonno.

L’ora solare durerà per tutto l’inverno e verrà poi nuovamente sostituita dall’ora legale in data 29 marzo 2015. Alla base dell’invenzione dell’ora legale (intuizione di Benjamin Franklin) c’è il risparmio energetico in quanto si beneficia di maggiore luce diurna.

Numeri alla mano nel 2013, grazie all’adozione dell’ora solare, abbiamo salvato circa 550 milioni di kilowattora, una quantità di energia quantificabile in oltre 90 milioni di euro. Motivazioni che vengono meno con l’arrivo dell’inverno: a fronte di un’ora di luce risparmiata al tramonto, se ne perde una all’alba. Sostanzialmente è questo il motivo per cui si torna all’ora solare.

Curioso il risultato di un’indagine lanciata dal Codacons che chiedeva agli italiani se fossero favorevoli o contrari: il verdetto è stato di perfetta parità anche se, dei 500 campioni presi in considerazione, l’80% dello stesso campione (abbastanza piccolo, per la verità) si è pronunciato a favore della proposta di abolire l’ora solare, modificando la direttiva 2000/84/ce e mantenendo l’ora legale tutto l’anno; la motivazione?  “Evitare definitivamente il disagio ed il costo del cambio di orario, che sicuramente c’è, per quanto nessuno l’abbia ancora quantificato”.

Altro disagio riguarderebbe la sfera psicologica: gli esperti affermano che al cambio orario si riconducono irritabilità, stanchezza, difficoltà a concentrarsi, abbassamento dell’umore nelle prime 24-48 ore. Questo perchè verrebbe meno parte della luce solare che aiuta a secernere la serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore: l’improvviso “accorciarsi dei pomeriggi” influirebbe quindi sul nostro umore che risente delle minori ore di luce.

Lorenzo Ceccarelli
Pubblicato Venerdì 24 ottobre, 2014 
alle ore 16:49
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