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Campagna contro l’osteoporosi nelle Marche

Una malattia che colpisce circa 130.000 persone a livello regionale

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Osteoporosi

Tre milioni e mezzo di donne e circa un milione di uomini su base nazionale,  centomila e trentamila a livello regionale.

Un esercito di persone che quotidianamente affronta i problemi legati all’osteoporosi, la cosiddetta “malattia silenziosa” dell’apparato scheletrico, che molto spesso non si manifesta con sintomi evidenti prima di causare il danno finale. La prevenzione diventa, allora, il  percorso più adeguato per aver un quadro preciso di tutti i fattori di rischio. “Ossi duri… si diventa” è la campagna lanciata dalla Regione Marche, alla quale ha aderito la Commissione Pari opportunità. Presentazione ufficiale a Palazzo delle Marche in  occasione della “Giornata mondiale dell’osteoporosi”, che si celebra il 20 ottobre.

“La medicina di genere – ha sottolineato la Presidente della Commissione, Meri Marziali – è uno dei nostri filoni principali d’intervento nei suo molteplici aspetti. Abbiamo diverse iniziative in cantiere, ma è con grande slancio che abbiamo deciso di aderire a questa campagna, in stretta collaborazione con tutti i promotori”.

Uno slogan, “Ossi duri… si diventa”, che piace in particolar modo alla Vicepresidente del Consiglio regionale, Marzia Malaigia, “perché sta a rappresentare –  ha evidenziato –  una grande forza di volontà nell’affrontare i percorsi della prevenzione, che è la miglior cura da mettere in campo, soprattutto in un Paese, come l’Italia, dove l’aspettativa di vita è molto alta. Allora, dobbiamo inquadrare la prevenzione come investimento e non come spesa”.

Promosso tempo fa  dai Coordinamenti donne dei sindacati pensionati Cgil, Cisl e Uil, il progetto “Ossi duri… si diventa” è stato fatto proprio dalla Regione Marche attraverso un programma di informazione alla popolazione, coordinato dall’Agenzia sanitaria regionale. Successivamente è stato inserito dalla nuova Giunta come linea d’intervento del Piano regionale della prevenzione, che sarà attivo per tutto il 2018.

A illustrare le tappe fondamentali del percorso, il dirigente del servizio Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro, Giuliano Tagliavento ed il dottor Ferdinando Silveri del Presidio ospedaliero di Jesi, presenti anche le rappresentanti di  Cgil, Cisl Uil pensionati.

Sul piano pratico, previsti diversi incontri informativi e percorsi di formazione, nonché di aggiornamento, su prevenzione, diagnosi e cura rivolti al personale del servizio sanitario ed agli operatori che intervengono nelle strutture per anziani.

Per il 2016 sono state già effettuate cinque iniziative che hanno interessato i comuni di Fabriano, Urbino, San Benedetto del Tronto, Cingoli e Porto San Giorgio, mentre un corso per medici si è già svolto in Ancona ed a dicembre verrà riproposto a Macerata. Nelle prossime settimane ulteriori incontri a Osimo (27 ottobre), Porto Sant’Elpidio (4 novembre), Civitanova Marche (9), Offida (11) e Macerata Feltria (17). All’incontro hanno partecipato anche alcuni amministratori dei centri interessati dalla campagna.

Entro la fine del 2018, inoltre, sarà realizzata una sperimentazione per la chiamata attiva dei cittadini tra i 50 ed i 60 anni, che saranno sottoposti ad un test guidato (algoritmo DeFra)  per stimare il grado di rischio globale.

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