I turisti della Repubblica Ceca preferiscono le Marche
L'ambasciatore ceco ha incontrato il governatore Ceriscioli: 350.000 i turisti che dalla Cekia vengono nella regione
Nel pomeriggio del 13 giugno il presidente Luca Ceriscioli ha ricevuto nella sede regionale l’ambasciatrice della repubblica Ceca in Italia, Hana Hubáčková.
Una visita di cortesia per confermare e sviluppare le relazioni economico commerciali con un Paese solido, di grande tradizione industriale e in crescita come la Repubblica Ceca che predilige le Marche quale migliore meta turistica (sono infatti circa trecentocinquantamila i cechi in vacanza ogni anno nelle località turistiche marchigiane che amano mare e camping di qualità).
“Una visita che diventa opportunità e occasione per la crescita delle nostre aziende – ha detto il presidente – soprattutto le medie e piccole imprese interessate, specie negli ultimi tempi, all’internazionalizzazione”.
Continueremo “ad accompagnare le imprese che vogliono cogliere queste opportunità di crescita per i vari settori dell’economia marchigiana da quelli tradizionali come moda, calzatura, enogastronomia, meccanica e componentistica a quelli più innovativi come il tecnologico” ha aggiunto Ceriscioli.
Alla firma del libro d’onore e agli omaggi istituzionali, il presidente ha voluto ringraziare l’ambasciatrice dicendo di essere onorato a nome della comunità marchigiana per l’attenzione che rivolge alle Marche, rapporti che andranno sempre più consolidati “con l’aiuto della Regione” si è augurata l’ambasciatrice.
All’incontro hanno partecipato anche il Console Onorario della Repubblica Ceca Giampiero Schiavoni, il Capo Ufficio della Sezione Economico – Commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Ceca Jiří Jílek, la Direttrice del Czech Trade Milano Ivana Třosková e il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italo – Ceca Matteo Mariani.
La Repubblica Ceca è una destinazione che molte aziende italiane, soprattutto le piccole e medie, hanno scelto per le proprie strategie di internazionalizzazione in diversi settori economici.
Un mercato che per l’Italia vale ogni anno un export di 5 miliardi di euro; pil in crescita del 4,3% nel 2015 e una tassazione flat al 19%. Un cluster dell’auto che ha superato 1,3 milioni di unità e nel primo trimestre 2016 ha segnato un +25%.
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