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Piano per il reinserimento lavorativo di 1600 disoccupati delle Marche

La Regione approva un progetto rivolto al settore manifatturiero

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artigianato, artigiani, settore manifatturiero, crisi economica

È rivolto a favorire il reinserimento lavorativo e la qualificazione di un target composto da circa 1.600 disoccupati del settore manifatturiero, in particolare “legno e mobile”, il Piano esecutivo delle Marche, finanziato dal Fondo nazionale per le politiche attive del lavoro (annualità 2014), approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.

La Regione ha concorso al riparto dei 15 milioni di euro disponibili a livello nazionale. La proposta delle Marche, sulla base del punteggio acquisito, ha avuto un finanziamento del 34,4% pari a 2,2 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale con l’obiettivo di favorire il potenziamento delle politiche attive del lavoro. Nelle prossime settimane saranno avviate le iniziative previste, alcune sperimentali come i contratti di ricollocazione. Obiettivo dell’intervento è il reinserimento lavorativo del gruppo di lavoratori individuato, attraverso contratti di ricollocazione, percorsi formativi professionalizzanti e per l’autoimprenditorialità, tirocini e sostegno alla creazione di imprese.

I percorsi individuati puntano a ridurre il numero dei disoccupati, ad accrescere le opportunità di reinserimento, riqualificare il capitale umano, sostenere la formazione nonché la creazione di nuove imprese. Le azioni contenute nel Piano esecutivo, che saranno a breve avviate, saranno sperimentate fino a settembre 2017.

“Il target di lavoratori scelto è coerente con le strategie regionali in tema di lavoro e con le difficoltà registrate da specifici settori dell’economia marchigiana in questa lunga fase di crisi – evidenzia l’assessore al Lavoro, Loretta BraviIl Piano proposto è complementare alle misure finanziate con le risorse Por del Fondo sociale europeo. Prevediamo di rafforzare la collaborazione tra datori di lavoro e soggetti attivi sul mercato del lavoro che ha già dato buoni riscontri con il programma Garanzia giovani. Il modello d’intervento, sostanzialmente, punta a consolidare il sistema regionale dei servizi per il lavoro, pubblici e privati, rafforzando la rete esistente e calibrandola alle esigenze emergenti”.

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