Banche, rimborsi: “Dal governo un silenzio assordante”
Codacons: “Gli indennizzi non possono più attendere. devono essere integrali e per la totalità degli obbligazionisti”
“Nella giornata in cui scade il termine (Ndr: 30 marzo) per la definizione dei rimborsi ai risparmiatori coinvolti nel salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife, l’unica cosa che arriva dal Governo è un silenzio assordante, che offende e umilia gli obbligazionisti rovinati dal decreto salva-banche”.
Lo afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, che spiega: “Gli indennizzi che spettano di diritto ai risparmiatori traditi non possono più attendere, e se il Governo crede di far finire la questione “a tarallucci e vino”, sbaglia di grosso. I rimborsi dovranno essere infatti non solo integrali, ossia coprire le intere perdite dei risparmiatori, ma dovranno anche essere concessi alla totalità degli obbligazionisti, senza alcuna distinzione o discriminazione basata sul reddito, sull’età, sugli importi investiti, ecc. Questo perché l’illecito che ha colpito gli investitori è identico per tutti, indipendentemente dalla condizione economica o sociale dei singoli”.
“Attendiamo ora la pronuncia del Tar Lazio sul ricorso Codacons promosso contro la legge sul bail-in, prevista per il prossimo 18 aprile – prosegue Rienzi – Se i provvedimenti impugnati non saranno fatti decadere, partiranno le prime 20 cause in Tribunale patrocinate dal Codacons per sostituirsi al Governo e far ottenere ai risparmiatori il rimborso dei soldi persi”.
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