Lettera aperta al Governatore della Regione Luca Ceriscioli e ai consiglieri regionali sul caso Banca Marche da parte dell’Unione Nazionale Consumatori-Marche, degli Azionisti Privati di Banca Marche e di Dipendiamo Banca Marche.

I rappresentanti delle tre associazioni, l’avvocato Corrado Canafoglia per l’Unione Nazionale Consumatori, l’ingegner Bruno Stronati per gli Azionisti Privati e il dottor Sandro Forlani per Dipendiamo Banca Marche, esprimono “perplessità” sulla costituzione di una Commissione d’inchiesta deliberata dal Consiglio Regionale, che ha inoltre espresso la volontà di costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio degli ex vertici dell’Istituto, nonché la volontà di attivare un fondo per aiutare obbligazionisti ed ex azionisti ad adire le vie legali.

“La Regione non ha poteri coercitivi verso chi ha causato il dissesto dell’Istituto quindi ogni attività di indagine in tal senso sarà difficilmente praticabile e non va dimenticato che – essendovi già un’inchiesta penale in corso – l’ente regionale in questa fase non potrebbe comunque accedere agli atti”, sottolineano le associazioni, che aggiungono: “il decreto Salva Banche impone il segreto d’ufficio a tutti gli enti istituzionali (Consob, BankItalia, ecc) pure nei confronti delle amministrazioni pubbliche. La Regione avrebbe dovuto impugnare questo decreto: questo sì che sarebbe stato un atto importante, ma non è stato proposto”.

I rappresentanti delle tre associazioni chiedono inoltre un incontro a Ceriscioli e ai consiglieri regionali per studiare un’azione Comune “nell’interesse di tutti coloro rimasti danneggiati da questa assurda vicenda”.

Banca Marche-Lettera Unione Consumatori (Pdf-61 kb)