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Marche, 278 milioni di fondi europei alle politiche per il lavoro regionali

Dall'orientamento all'occupazione dei giovani, dall'integrazione nel mercato del lavoro alla riqualificazione dei lavoratori

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Unione Europea, UE, fondi europei, integrazione, politiche internazionali, Europa

La Giunta regionale ha approvato il POR FSE (Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo). Il documento regolamenta la gestione dei 278,3 milioni che la Regione destina al sostegno delle politiche per il lavoro per i prossimi sette anni.

Tra le priorità individuate si evidenziano l’orientamento scolastico e professionale; il contrasto alla dispersione scolastica precoce; l’accesso dei giovani all’occupazione e successiva integrazione sostenibile nel mercato del lavoro; la riqualificazione dei lavoratori, in particolare degli over 50; l’occupazione femminile, con le relative implicazioni sociali e personali.

Gli interventi – evidenzia l’assessore a lavoro, formazione professionale e istruzione, Loretta Bravi – verranno attuati secondo criteri oculati, trasparenti e capaci di rispondere alle esigenze emerse nel territorio, conformemente alle linee guida della UE in materia. L’obiettivo fondamentale è quello di perseguire l’innalzamento dei livelli occupazionali e il rafforzamento dell’inclusione sociale, anche tramite un attento programma di formazione. Intendiamo investire soprattutto sul capitale umano, a partire dal modello macro-economico regionale“.

Il documento disciplina le modalità attuative della nuova programmazione del FSE, definisce i compiti delle varie strutture coinvolte nella gestione dei fondi europei, i criteri di selezione da utilizzare, gli strumenti e le procedure per velocizzare l’attuazione dei programmi destinati alle persone che incontrano maggiore difficoltà a trovare lavoro.
La programmazione degli interventi ricade in un periodo di riforme, a livello centrale, che impatta sull’attuazione delle politiche attive del lavoro degli enti pubblici nazionali e locali.

In attesa che venga definito il processo di revisione delle competenze, le Marche hanno individuato le Province come organismi intermedi del POR FSE fino al 31 dicembre 2016, in maniera tale che le procedure della nuova programmazione possano avviarsi senza ritardi.

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