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“La Regione Marche sempre in prima fila contro gli OGM”

Casini: " è un indirizzo chiaro alla Commissione europea"

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Nei giorni scorsi, con 403 voti favorevoli e 238 contrari, il Parlamento europeo si è opposto alla decisione della Commissione europea di autorizzare l’uso del mais geneticamente modificato NK603xT25 della Monsanto, sostenendo come la decisione non fosse coerente con il diritto comunitario che intende preservare alti livelli di salute e tutela ambientale all’interno dei suoi confini.

Nonostante il parere del Parlamento non sia giuridicamente vincolante, questo voto – spiega l’assessore all’Agricoltura Anna Casini che in rappresentanza della Regione Marche riveste il ruolo di referente della Commissione Politiche Agricole nell’ambito della Conferenza delle Regioni per la materia OGM e di vice-presidente della Rete delle Regioni Europee OGM Free – è un indirizzo chiaro alla Commissione europea, che ha ignorato il parere della Commissione ambiente del Parlamento, secondo cui il NK603×T25 non doveva essere autorizzato proprio in quanto tollerante agli erbicidi glifosati e glufosinati. Sulla questione la Regione Marche, è in prima linea. Le stesse istituzioni italiane si sono espresse, qualche mese fa, con l’attivazione delle misure transitorie all’applicazione della direttive comunitaria nel richiedere l’esclusione dell’intero territorio italiano alla coltivazione degli OGM. La Regione Marche in particolare, si è fatta parte attiva di questa decisione proponendo al Coordinamento delle Regioni un ordine del giorno che ha indicato la strada  al Governo per l’attivazione delle misure in questione, rendendo così di fatto il nostro Paese OGM FREE per la coltivazione. Con il recepimento della nuova direttiva comunitaria DIR UE 2015/412, alla quale si sta lavorando per predisporre un apposito decreto legislativo – conclude l’assessore Casini – sarà infatti possibile vietare la coltivazione di OGM nel proprio territorio”.

Non solo. Va ricordato che la Regione Marche nell’ottobre scorso ha aderito  al “Position Paper “Promoting European Local food Systems” per la promozione a livello europeo dei sistemi agricoli ed agroalimentari locali, sottoscritto a Bruxelles e presentato  ufficialmente ad una rappresentanza della Commissione Europea nel corso di un apposito evento all’Expo di Milano.

Nel maggio del  2015 inoltre, le Marche hanno contribuito alla definizione della “dichiarazione di Berlino” con la quale le Regioni  europee ribadiscono la necessità di mantenere alto il livello di attenzione sugli OGM a garanzia dei cittadini verso  i rischi alla salute ed all’ambiente.

La dichiarazione di Berlino è particolarmente importante – conclude l’assessore Casini –perché pone come primaria in Europa la strategia della produzione  delle proteine NO GMO. Una strategia che è stata ed è una priorità per la Regione Marche che attraverso sperimentazione prima, filiere poi e la adozione del marchio QM  sta appunto creando  una linea di prodotti proteici feed e food  NO-OGM”.

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